L’Ismea registra un ritorno in campagna delle nuove generazioni” con una crescita di oltre il 15% di aziende condotte da under 35 dal 2015 a oggi, a fronte della flessione del numero di aziende agricole totali (-3%). Sono 57.083 le imprese agricole italiane condotte giovani imprenditori e 210.402 le realt guidate da donne; con una quota rispettivamente del 7,7% e del 28,4% sul totale dello stock di imprese iscritte al registro camerale a fine 2019, secondo i dati presentati in occasione del lancio del terzo bando della Banca nazionale delle Terre Agricole alla conferenza “Seminiamo il futuro”. Anche le immatricolazioni alle Universit di Agraria sono sempre di pi, mediamente 2.000 iscrizioni in pi all’anno a partire dal 2014, e l’incidenza del settore agricolo “forte” tra gli sbocchi occupazionali delle nuove generazioni, secondo lo studio che vede nel settore non tanto una scelta di ripiego quanto “un effettivo interesse legato alla terra e all’ambiente, alimentato anche dalla maggiore sensibilit dei giovani per il tema della sostenibilit ambientale e da una maggiore consapevolezza del legame tra cibo e territorio”. . I giovani imprenditori agricoli possono essere degli importanti driver del cambiamento in campagna: sono mediamente pi istruiti rispetto alle altre classi di et (51% di capi azienda giovani ha un diploma e il 16% una laurea anche non attinente a materie agronomiche), hanno aziende pi grandi (18 ettari di SAU per azienda contro i 10 degli over 40), maggiore spirito imprenditoriale ( il 31% degli under 40 intervistati da Ismea ha intenzione di effettuare un investimento nel corso dei 12 mesi successivi, contro il 17% degli over 40) e propensione a fare rete.(ANSA).”
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