Inps: sindacati, al via lo stato di agitazione del personale

Al via lo stato di agitazione del personale dell`Inps. A proclamarlo sono unitariamente Fp Cgil, Cisl Fp, Confintesa Fp e Confsal Unsa. Alla base di questa decisione “la palese violazione dell`accordo del 3 giugno” da parte dell`amministrazione, intesa siglata per affrontare la fase 2 con l’obiettivo di “coniugare i diritti dei lavoratori dell`ente con quelli della cittadinanza”.
I sindacati denunciano, infatti, come i vertici dell`Inps “abbiano disatteso quanto previsto, non convocando il tavolo di monitoraggio, né fornendo alcun dato sullo stato delle lavorazioni dei `prodotti covid` e sul servizio di informazione agli utenti reso in questo periodo di emergenza, ma limitandosi ad informarci della propria volontà di aprire gli sportelli al pubblico con accesso fisico a partire dal prossimo 1° luglio”.
Una scelta che, osservano ancora, “espone al rischio le lavoratrici e i lavoratori dell`istituto, non solo dal punto di vista sanitario relativo al Coronavirus ma anche per un rischio aggressione derivante da una campagna che mira a convincere l`opinione pubblica che i lavoratori dell`Istituto non stiano lavorando sufficientemente, sebbene anche senza strumentazione dell`istituto, essi abbiano continuato a lavorare incessantemente e responsabilmente, a tutte le ore e finanche i giorni festivi, nella consapevolezza di dare risposte ai bisogni della cittadinanza in difficoltà economica”.
Ora, proseguono i sindacati, “diciamo basta. Basta a una gestione che viola gli accordi sindacali, basta a una gestione che vuole mettere a rischio la sicurezza dei propri lavoratori, basta a una gestione che non fa chiarezza sui dati, mortificando il sacrificio e l`impegno lavorativo del personale Inps. In tutto questa bagarre sui numeri, usati strumentalmente anche per attacchi politici, la parte peggiore la sta pagando chi, anche con propria strumentazione, sta facendo l`impossibile per garantire ai cittadini i servizi attraverso il proprio lavoro quotidiano: il personale Inps”. Per queste ragioni Fp Cgil, Cisl Fp, Confintesa Fp e Confsal Unsa proclamano lo stato di agitazione del personale, con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, chiedendo allo stesso tempo un incontro urgente con il Cda dell`ente guidato da Pasquale Tridico.

TN da ildiariodellavoro.it

 

Al via lo stato di agitazione del personale dell`Inps. A proclamarlo sono unitariamente Fp Cgil, Cisl Fp, Confintesa Fp e Confsal Unsa. Alla base di questa decisione “la palese violazione dell`accordo del 3 giugno” da parte dell`amministrazione, intesa siglata per affrontare la fase 2 con l’obiettivo di “coniugare i diritti dei lavoratori dell`ente con quelli della cittadinanza”.

I sindacati denunciano, infatti, come i vertici dell`Inps “abbiano disatteso quanto previsto, non convocando il tavolo di monitoraggio, né fornendo alcun dato sullo stato delle lavorazioni dei `prodotti covid` e sul servizio di informazione agli utenti reso in questo periodo di emergenza, ma limitandosi ad informarci della propria volontà di aprire gli sportelli al pubblico con accesso fisico a partire dal prossimo 1° luglio”.

Una scelta che, osservano ancora, “espone al rischio le lavoratrici e i lavoratori dell`istituto, non solo dal punto di vista sanitario relativo al Coronavirus ma anche per un rischio aggressione derivante da una campagna che mira a convincere l`opinione pubblica che i lavoratori dell`Istituto non stiano lavorando sufficientemente, sebbene anche senza strumentazione dell`istituto, essi abbiano continuato a lavorare incessantemente e responsabilmente, a tutte le ore e finanche i giorni festivi, nella consapevolezza di dare risposte ai bisogni della cittadinanza in difficoltà economica”.

Ora, proseguono i sindacati, “diciamo basta. Basta a una gestione che viola gli accordi sindacali, basta a una gestione che vuole mettere a rischio la sicurezza dei propri lavoratori, basta a una gestione che non fa chiarezza sui dati, mortificando il sacrificio e l`impegno lavorativo del personale Inps. In tutto questa bagarre sui numeri, usati strumentalmente anche per attacchi politici, la parte peggiore la sta pagando chi, anche con propria strumentazione, sta facendo l`impossibile per garantire ai cittadini i servizi attraverso il proprio lavoro quotidiano: il personale Inps”. Per queste ragioni Fp Cgil, Cisl Fp, Confintesa Fp e Confsal Unsa proclamano lo stato di agitazione del personale, con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, chiedendo allo stesso tempo un incontro urgente con il Cda dell`ente guidato da Pasquale Tridico.

TN

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