Si tenuta ieri, 26 giugno, la Seduta Pubblica del Comitato Regionale dell?Inps Toscana.All?evento, svoltosi nel Salone Monumentale di Palazzo Pazzi-Quaratesi – sede della Direzione regionale dell?Istituto di previdenza – alla presenza dei vertici territoriali dell?Inps e dei rappresentanti delle parti sociali e datoriali, hanno partecipato Fabio Vitale, direttore regionale dell?Inps e Alessandro Cavalieri, direttore generale Competitivit e Competenza della Regione Toscana.Ha aperto i lavori Paolo Graziani, Presidente uscente, che ha presentato il Bilancio delle attivit svolte durante il suo mandato nel periodo 2009-2013.Al centro del dibattito, moderato da Gianni Picchi, vice presidente del Comitato regionale, l?emergenza lavoro, la crisi occupazionale e le criticit ancora aperte in materia di ammortizzatori in deroga, per i quali non sono ancora stati confermati i necessari stanziamenti.?La spesa sociale copre in gran parte il sistema pensionistico e poco gli ammortizzatori sociali? ? ha dichiarato Alessandro Cavalieri ? ?negli ultimi 5-6 anni, il sistema si scardinato, con la riforma Fornero i vecchi non escono dal mondo del lavoro e diventa difficile per i giovani entrarci. I ritardi nelle autorizzazioni ministeriali impediscono una puntuale erogazione della cassa integrazione in deroga. Ci genera malumori che vengono scontati sul territorio dove l?esasperazione dei cittadini si riversa sui dipendenti pubblici. E questo, nonostante l?impegno e la stretta collaborazione tra Regione Toscana e Inps per efficientare al massimo la gestione degli ammortizzatori in deroga?.?Esprimo il mio apprezzamento e un sentito ringraziamento al presidente Graziani, per la grande capacit , durante il suo mandato, di interpretare il ruolo e di mediare in un momento di grande conflittualit e disagio economico e sociale ? ha affermato Fabio Vitale nel suo intervento ? ?Sul piano del welfare necessaria una politica fatta non solo di pacificazione sociale, ma di investimento che possa trasformare la spesa sociale corrente in risorsa futura per il paese?.Nel saluto conclusivo, Paolo Graziani ha auspicato che il silenzio delle istituzioni sulle emergenze del Paese sia interrotto da interventi concreti in favore dei cittadini, delle famiglie e del lavoro.ÿ
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