Inps. Inca, il misero pensiero di Boeri sui connazionali all’estero

?Boeri non perde occasione per svelare il proprio misero pensiero rispetto ai nostri connazionali residenti all?estero. Continua a indicare le prestazioni erogate ai residenti all?estero come uno ?spreco?, una sorta di costo ingiustificato, omettendo di dire o di considerare che si tratta semplicemente di diritti conquistati da nostri concittadini nei loro anni di lavoro?. A dirlo Š il presidente Inca Cgil Morena Piccinini, ricordando che ?non si tratta di un regalo elargito dall?Inps o dal governo, ma di diritti di nostri connazionali, siano essi residenti in Italia o all?estero. Per queste prestazioni, oltretutto, i nostri pensionati anche all?estero sono sottoposti ogni anno alla ?prova dei mezzi?: sono cioŠ obbligati a dimostrare di non avere altre fonti di reddito o di sostegno e di averne ancora bisogno e diritto?.Ad averne diritto, rimarca Piccinini, sono ?i pensionati con i redditi pi— bassi, i nostri connazionali maggiormente in difficolt…, coloro che hanno lavorato e vissuto spesso in condizioni e in Paesi difficili. Qualcuno pu• pensare che sarebbe giusto togliere le maggiorazioni sociali ai pensionati nostri connazionali che oggi vivono, ad esempio, in Argentina o in Venezuela? L?Italia non pu• pensare di ?lavarsi le mani? della loro condizione?. I nostri connazionali all?estero non possono essere ?considerati ?italiani di serie B?, dei quali ci si ricorda soltanto alla vigilia di appuntamenti elettorali o quando, per tentare di vendere prodotti ?made in Italy?, ci si riempie la bocca con ?l?altra Italia fuori dall?Italia??.Per Morena Piccinini, dunque, ?la buona politica e anche la buona amministrazione pubblica dovrebbero oggi considerare, soprattutto alla luce dell?impressionante ripresa del fenomeno migratorio dall?Italia, che i propri compiti sono innanzitutto creare le condizioni perch‚ tanti nostri concittadini non siano costretti a emigrare e, in caso di emigrazioni, tutelare i loro diritti e la loro condizione ovunque si trovino. Cercare invece di ?fare cassa?, additandoli come uno spreco, Š quanto di pi— ingiusto, sbagliato e culturalmente misero possa essere fatto?. da rassegna.itPensione, gli italiani devono aspettare 3 anni in pi— rispetto a media UeNegli stati Ue l’et… legale media di accesso alla pensione, nel settore privato, per gli uomini Š di 64 anni e 2 mesi, mentre per le donne Š di 63 anni: 2 anni e 5 mesi pi— bassa di quella degli uomini italiani (che vanno in pensione a 66 anni e 7 mesi) e 2 anni e 7 mesi pi— bassa delle donne italiana (65 anni e 7 mesi). Dati alla mano, elaborati dal servizio politiche previdenziali della Uil, il segretario confederale, Domenico Proietti, chiede di sterilizzare il prossimo adeguamento all’aspettativa di vita per l’accesso alla pensione, previsto per il 2019. Il congelamento dell’adeguamento -osserva Proietti- ha un preciso fondamento se confrontato con quanto avviene nel resto d’Europa.Dall’analisi dei requisiti richiesti per l’accesso alla pensione di vecchiaia in diversi paesi emerge che l’et… fissata in Italia, spiega, Š tra le pi— alte d’Europa, seconda solamente alla Grecia. Per andare in pensione in Italia occorrono 66 anni e 7 mesi per tutti i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, e anche per le lavoratrici del settore pubblico, mentre il requisito Š di 65 anni e 7 mesi per le lavoratrici del settore privato che dal prossimo gennaio subiranno un aumento di un ulteriore anno che le porter… ad allinearsi con l’et… prevista per gli uomini.In Grecia invece il requisito anagrafico richiesto Š pari 67 anni anche se, osserva il sindacato, questo Š suscettibile di numerose deroghe attualmente in vigore che possono abbattere l’et… di accesso alla pensione fino a 62 anni. L’et… per il pensionamento di vecchiaia pi— bassa Š richiesta in con 60 anni per i nati prima del 1951, limite che viene incrementato fino a 62 anni per i nati dal 1955 in poi. In Svezia, invece, Š prevista una finestra compresa tra i 61 e i 65 anni di et… entro la quale i lavoratori sono liberi di scegliere quando andare in pensione. In 21 Stati su 28 Š previsto, a normative vigenti, un innalzamento dell’et… pensionabile con incrementi programmati o con l’adeguamento alla aspettative di vita, mentre in 7 Stati (Belgio, Finlandia, Grecia, Lussemburgo, Malta, Slovenia, Svezia) non Š previsto alcun tipo di incremento.In 12 Stati membri sono previsti aggiornamenti programmati e stabiliti preventivamente per legge che prevedono l’innalzamento dell’et… o una progressiva equiparazione tra uomini e donne. In Germania questo innalzamento progressivo avviene per coorti di et…, ovvero l’et… di accesso alla pensione Š legata all’anno di nascita del lavoratore e raggiunger… i 67 anni nel 2030 quando si stabilizzer… senza ulteriori incrementi. In altri casi, Š previsto un aumento prestabilito a prescindere dalle caratteristiche del lavoratore, come avviene in Spagna dove nel 2027 l’et…, con 38 anni e 6 mesi di contributi, sar… di 65 anni, con una contribuzione inferiore sar… di 67.In Italia con i vari interventi sulla previdenza dal 2007 al 2011 si Š agito con un ripetuto innalzamento dell’et… pensionabile di lavoratrici e lavoratori; da ultimo con la legge Fornero che ha portato in brevissimo tempo l’et… dai 65 anni previsti per la vecchiaia e dai 60 anni previsti per la pensione di anzianit… (sistema delle quote) ai 66 anni e 7 mesi attualmente necessari per l’accesso alla pensione che diverranno almeno 67 nel 2021. Alcuni Stati prevedono, invece il solo allineamento dell’et… pensionabile tra uomini e donne, ad esempio in Austria si Š stabilito che per le lavoratrici vi sar… un innalzamento a partire dal 2024 e che terminer… nel 2033 con il raggiungimento del requisito di 65 anni attualmente in vigore per gli uomini.Nel nostro Paese nel 2010 era stata prevista per le lavoratrici del settore privato una progressiva curva di equiparazione che si sarebbe esaurita nel 2026, ma per effetto della legge Monti-Fornero, questo processo Š stato accelerato e porta le lavoratrici ad avere un’et… pari agli uomini gi… nel 2018. In nove Stati europei Š in vigore o Š previsto a normativa vigente nei prossimi anni l’adeguamento dell’et… in relazione all’aspettativa di vita (Bulgaria, Cipro, Danimarca, Italia, Lituania, Portogallo, Slovacchia, Olanda, Regno Unito). La Danimarca, ad esempio, prevede un innalzamento dell’et… pensionabile legato all’aumento all’aspettativa di vita, ma l’aggiornamento interviene ogni 5 anni. In Italia, invece, tale adeguamento Š automatico e periodico e sar… biennale a decorrere dal 2019. In Portogallo, invece, l’adeguamento viene stimato anche in relazione alla tipologia di lavoro svolta. (Adnkronos)Previdenza. Pensioni, Cgil-Cisl-Uil: la riforma dell’Inps al pi— prestoDa anni, sosteniamo la necessit… di una riforma della governance che metta fine alla gestione monocratica del pi— grande ente previdenziale d?Europa, che ha provocato palesi disfunzioni e disservizi nella vita dell?istituto. Il tentativo di scaricare sul Civ dell?Inps responsabilit… proprie dell?ente di gestione Š talmente incredibile che si commenta da sola. Cos in una dichiarazione congiunta i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Roberto Ghiselli, Maurizio Petriccioli e Domenico Proietti.Serve una governance di tutti gli enti previdenziali che sia ispirata a un modello di gestione duale e partecipato. Per questo, occorre potenziare il ruolo dei nuovi consigli di strategia e vigilanza, a cui vanno garantiti il concreto esercizio delle funzioni di indirizzo e possibilit… di controllo e sanzione, in caso di scelte non coerenti realizzate dall?organismo di amministrazione. Tutti i soggetti rappresentativi degli interessi del mondo economico e del lavoro, devono avere voce in capitolo e influenza nelle diverse fasi della vita di enti il cui finanziamento Š a carico dei lavoratori e delle imprese stesse. Questa riforma va fatta al pi— presto, senza perdere altro tempo prezioso, concludono i tre dirigenti sindacali. da rassegna.it

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