In questi giorni in tutta Italia sta partendo il nuovo anno scolastico. Per noi della Cgil la scuola base della societ : palestra di vita, di integrazione, di crescita personale e inserimento positivo nel mondo del lavoro, come ci ricordano ogni anno i dati che segnalano come la disoccupazione maggiore tra chi ha pi bassi livelli di scolarizzazione. Eppure l?Italia investe poco, troppo poco, nella scuola cos come nel sistema complessivo di istruzione.Secondo l’Ocse siamo nettamente al di sotto della media europea di spesa in istruzione con un gap che supera l’1% di Pil rispetto ai valori medi e che addirittura raddoppia rispetto a Francia e Germania. Accanto ai mancati investimenti, la scuola italiana sconta il problema precariato che ricade su famiglie, studenti, sui lavoratori e sulle scuole che faticano ad organizzarsi nei tempi e nei modi opportuni per un buon funzionamento.Quest?anno si parla di oltre 150 mila supplenti chiamati a coprire cattedre che avrebbero dovuto essere assegnate a insegnanti assunti stabilmente. Il fenomeno stato accentuato da quota 100 ma soprattutto frutto di un sistema di reclutamento che si dimostrato inefficace.&8252;&65039; L?emergenza era assolutamente prevedibile, tanto che come CGIL avevamo sollecitato provvedimenti adeguati sin dall?autunno scorso. Il decreto salva-precari che avrebbe dovuto essere approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 8 agosto purtroppo fermo e questo ha messo in gravissime difficolt le scuole e i docenti da stabilizzare. La scuola ha bisogno di risposte immediate, se 1 docente su 7 precario e nel sostegno lo 1 su 3 evidente che siamo di fronte a un sistema che lede il diritto allo studio, la continuit didattica, la possibilit per le scuole di programmare sul medio e lungo periodo perch continuamente cambiano gli insegnanti. Se l?obiettivo avere almeno il 1 settembre 2020 i docenti in cattedra il ?decreto precari? va ripreso subito per avviare entro la fine dell?anno concorso ordinario e concorso straordinario.La scuola italiana, le famiglie, gli studenti, meritano risposte adeguate che oggi chiediamo con urgenza al nuovo governo.Agli studenti, alle loro famiglie, agli insegnanti, al personale tecnico e amministrativo auguriamo buono studio e buon lavoro e a tutti chiediamo di essere con noi parte attiva per migliorare quell?insieme di studio, esperienze, lavoro e sentimenti collettivi che con semplicit chiamiamo scuola.Accanto a questo augurio vi invitiamo anche a scendere in piazza con noi il 27 settembre per un futuro sostenibile per il pianeta, sostenendo lo sciopero lanciato dalla FLC CGIL Nazionale a sostegno del &127757;globalclimatestrikeFirmato: Maurizio Landini, Segr.gen. Cgil
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