Drammaticamente gli infortuni sul lavoro stanno aumentando e con essi episodi in cui lavoratori perdono la vita. La media dei tre infortuni mortali al giorno in Italia una cosa orribile. E come pi volte detto non degna di un paese civile.Storicamente non c’ particolare evoluzione delle tipologie infortunistiche, il che ci fa pensare che siamo di fronte a vecchi problemi che si stanno acutizzando. Le cause sono sicuramente molte ma su alcune bene soffermare la nostra attenzione.Il 97% di nuove assunzioni effettuate con contratti precari, spesso non nei settori primari, ci dice della fragilit del nostro sistema produttivo ma anche di quanta formazione sulla sicurezza siamo deficitari.Il fatto che gli investimenti non decollino ci mantiene deboli su tecnologia, ricerca, ammodernamento dei sistemi produttivi e sicurezza al cospetto dell’obiettivo Industria 4.0 che rischia di essere solo il titolo di nuove giustificazioni per la disoccupazione di massa.Il sistema previdenziale costringe a lavori impossibili ad et impossibili con l’effetto di aumentare i rischi di infortuni e tenere lontani dai processi produttivi i giovani. Potrei continuare.Il tema della sicurezza ancora oggi un problema culturale su cui in primo luogo gli imprenditori devono fare di pi. Certo l’azione repressiva degli organi di vigilanza importante e per questo ci vogliono risorse che scarseggiano. Ma voglio insistere, come ho sempre fatto, sul coinvolgimento preventivo di tutti gli attori. Un coinvolgimento che possibile e che pu dare risultati, e che non pu che essere mirato, perch la sicurezza non si fa in astratto ma sul luogo di lavoro, diverso da ogni altro luogo di lavoro.Per questo credo che l’intuizione, di anni fa, di costruire un polo per la sicurezza sui luoghi di lavoro a Siena sia stata fondamentale. Perch fondamentale che tutti i soggetti coinvolti dialoghino. Cos come stata decisiva l’idea di costruire buone pratiche i cui effetti positivi li abbiamo gi sperimentati grazie alla sensibilit di datori di lavoro illuminati.Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Sienaÿ
22 minuto di lettura