INFLAZIONE: QUELLA PERCEPITA E’ TRIPLA RISPETTO A QUELLA REGISTRATA DALL’ISTAT, NON ESCLUSO CHE LA PERCEZIONESIA REALE
Italiani pessimisti e vittimisti incalliti o Istat sempre pi inadeguato a fotografare il vero andamento del costo della vita? Stando al sondaggio realizzato da Ipr Marketing per Repubblica.it sul tasso di inflazione percepito, il divario tra i dati ufficiali certificati dall’istituto centrale di statistica e quello che provano gli italiani notevole. Secondo il campione di mille persone rappresentative dell’intera popolazione nazionale intervistato il 5 e 6 luglio per via telematica, l’inflazione percepita decisamente pi marcata di quella registrata dall’Istat nell’ultimo bollettino diffuso lo scorso 30 giugno.LE TABELLERispetto a un anno fa, il comparto dove gli italiani sentono di aver perso maggiormente potere d’acquisto quello alimentare. In base alla loro esperienza personale i prezzi sono aumentati del 18,9%, pi del triplo rispetto al 6,1% sancito dall’Istat. A seguire ci sono i trasporti, con un’inflazione percepita (15%) pi che doppia rispetto a quella reale (6,9%). La forbice tra rincari percepiti e rincari ufficiali si allarga ancora di pi nelle spese per l’abbigliamento e il tempo libero. Nel primo caso dell’11,1% contro l’1,8% certificato dall’Istat. Nel secondo caso, gli italiani avvertono aumenti dell’ordine dell’11,3%, mentre l’istituto di statistica alla voce spettacoli e cultura segnala un +1,1%.Se nel sondaggio realizzato dall’Ipr si consulta poi la tabella con i dati scorporati tra grandi aree geografiche, si scopre che al Sud che nell’ultimo anno il carovita si fatto sentire di pi. Nel Mezzogiorno e nelle isole il 18,9% dell’inflazione percepita su base nazionale nel comparto alimentare s’impenna al 21,9% e anche negli altri settori gli aumenti avvertiti sono quasi sempre superiori a quelli medi. A seguire viene poi il Centro, mentre al Nord il sondaggio indica un’inflazione percepita inferiore alla media nazionale.Se possibile, come detto, che il pessimismo generale influenzi la percezione dei rincari, facendoli sembrare maggiori del reale, senz’altro vero che i rincari fanno crescere il pessimismo, come certifica il sondaggio sul sentiment dell’economia realizzato dall’Ipr contestualmente a quello sull’inflazione percepita. Alla domanda secondo lei la situazione economica della sua famiglia oggi …, il 27% ha risposto molto o abbastanza positiva. Una definizione che nel gennaio 2008, rispondendo allo stesso quesito, aveva dato il 35% degli intervistati. Allo stesso modo se a gennaio il 63% sosteneva che la situazione economica della propria famiglia era poco o per nulla positiva, oggi ad essere pessimista il 71%.da repubblica.it