INFLAZIONE: PETRICCIOLI (CISL), NECESSARIA RIFORMA FISCALE

Il riacutizzarsi dell’inflazione nel 2011, certificata dall’Istat in media annua al 2,8% sensibilmente superiore all’1,5% del 2010, allarma non poco poiche’ si verifica in un anno sostanzialmente stagnante per l’economia. Cosi’ il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commenta i dati diffusi oggi dall’Istat.Emerge evidente – continua Petriccioli – la correlazione tra l’inflazione e gli aumenti di Iva ed Accise operati in corso d’anno con le manovre di risanamento.Particolarmente accentuata e’ infatti la crescita del prezzo dei prodotti petroliferi, che riflette cumulativamente l’effetto dell’aumentata tassazione e che si scarica sugli altri beni e servizi attraverso i maggiori costi di trasporto. Vi e’ il sostanziale rischio che, a fronte di una recessione ampiamente annunciata, nel 2012 il livello dei prezzi continui ad essere sostenuto dalla componente fiscale, con ulteriore danno per il potere di acquisto delle famiglie.Per questo la Cisl chiede al governo di mettere in atto una compensazione, sostenendo il reddito delle famiglie attraverso la riduzione della tassazione su lavoro e pensioni.L’approvazione di un’ ampia riforma che riequilibri il peso del fisco – conclude Petriccioli – e’ altresi’ necessaria per scongiurare l’ulteriore aumento dell’Iva, dunque dei prezzi, previsto dall’ ultima manovra economica. ASCA

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