INDUSTRIA: TOSCANA; RALLENTA RIPRESA,PREOCCUPA OCCUPAZIONE SECONDO DATI INDAGINE CONGIUNTURALE 3O TRIMESTRE 2010

Nel terzo trimestre 2010 rallenta in Toscana la ripresa del manifatturiero e continua a preoccupare il fronte occupazionale: questo in sintesi il quadro che emerge dall’indagine congiunturale condotta da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana. Le aspettative degli imprenditori sull’andamento di fine 2010 restano comunque improntate all’ottimismo: il traino continua ad essere rappresentato dalla domanda estera. Tutto questo, spiega una nota, non sembra tuttavia ancora bastare per risollevare il quadro occupazionale, che continua purtroppo a caratterizzarsi in negativo (saldo pari a -8 punti percentuali). Riguardo all’indagine sul 3o trimestre, l’indicatore tendenziale della produzione si Š fermato a +3,5%, al di sotto del dato nazionale (+5,8%) e della performance regionale dei primi sei mesi dell’anno. Aumenta il fatturato del +4,6%, riducendo tuttavia l’intensit… della crescita dopo il +6,7% del precedente trimestre. Decisiva nel determinare il rallentamento sembra essere stata la domanda internazionale: gli ordinativi sono cresciuti del +3,8% contro il +5,4% dei primi sei mesi. Nel frattempo invece alcune particolari dinamiche relative alla grande industria meccanica hanno contributo ad una accelerazione complessiva degli ordinativi interni (+3,9%), domanda che comunque si conferma ancora molto fiacca. Il quadro positivo ha consentito la graduale risalita dei prezzi alla produzione (+2,6%), tornati a crescere dall’inizio dell’anno. A livello dimensionale sono le grandi imprese, con oltre 250 addetti, a evidenziare lo slancio maggiore pur decelerando il passo. Positivi i risultati anche per le medie imprese. Continuano invece le difficolt… per le piccole aziende. Tra i settori, andamento negativo per alimentare (-2,7%), farmaceutica (-2,1%), e abbigliamento che, contrariamente alle altre specializzazioni del sistema moda, flette del 3%. In ulteriore ripresa tessile (+4,3%), pelli e cuoio (+5,2%), calzature (+2,1%). In crescita anche elettronica, riparazioni e installazioni. Positive, seppur in rallentamento, meccanica, chimica, legno e mobilio. Stazionari, infine, i minerali non metalliferi e i mezzi di trasporto. Resta negativo l’indicatore sull’occupazione, in calo del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2009, anche se la flessione mostra segni di attenuazione rispetto ai primi mesi dell’anno. Confermato l’ancora abbondante ricorso alla Cig: raggiunti, per l’Inps, 9 milioni di ore tra luglio e settembre, 2 in pi— rispetto allo stesso periodo del 2009. Si registra, inoltre, un forte incremento del contributo offerto dalla componente straordinaria.Per il presidente di Confindustria Toscana Antonella Mansi la frenata dell’economia toscana ci rammenta che la crisi non Š finita con l’uscita dalla recessione. La ripresa c’‚, ma ha perso slancio. Per questo ‚ ancora pi— urgente recuperare capacit… competitiva e produttivit…, come imprese e come sistema Toscana. L’innovazione, il riposizionamento sui mercati e le reti sono le vie obbligate per le aziende; ma il ruolo del territorio nel sostenere il tono della ripresa Š altrettanto importante. Per questo occorre spingere l’acceleratore sulle politiche industriali, le semplificazioni e tutte le misure che possono aumentare competitivit… e attrattivit… del territorio. Il nuovo Programma regionale di sviluppo Š uno strumento strategico per consolidare la ripresa; accanto ad esso devono essere portate avanti tutte quelle exit strategy dalla crisi, come la legge sulla competitivit… regionale chiesta da Confindustria Toscana, che potranno contribuire ad un 2011 che sia finalmente l’anno della svolta. Per il presidente di Uniocamere Toscana Pierfrancesco Pacini la fase congiunturale in corso invia indicazioni contrastanti. Da un lato si confermano i segnali di recupero gi… osservati nella prima met… del 2010, dall’altro si evidenzia un rallentamento non trascurabile nell’andamento degli indicatori di fatturato e produzione, a sottolineare la grande incertezza che domina tuttora il quadro macroeconomico. Per Pacini resta giustificato, a nostro parere, il mantenimento di un atteggiamento cauto sia rispetto alla chiusura del 2010, sia riguardo agli andamenti attesi nel prossimo anno. Se il percorso di ritorno sui livelli pre-crisi appare essersi effettivamente avviato anche per le imprese toscane, il cammino intrapreso resta infatti lungo, complesso e tutt’altro che scontato nei modi e nei tempi.(ANSA).

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