Nel quarto trimestre 2013 la produzione industriale in Toscana ha fatto segnare un -0,5% sullo stesso periodo 2012: secondo Unioncamere e Confindustria un dato peggiore non solo rispetto al terzo trimestre (-0,1%), ma anche rispetto al +0,6% nazionale. In media d’anno la produzione 2013 si ferma a -1,8% (-4,3% nel 2012). Nel quarto trimestre cresce ancora l’export (+1,8%); salgono anche gli ordinativi (+0,5%, +3,4% la componente estera). Lievemente positiva anche la dinamica occupazionale (+0,3%). Le grandi imprese reagiscono meglio al momento (+4% la produzione, +9,5% il fatturato), mentre cala la produzione delle medie (-1,4%) e delle piccole (-1,3%). Fra i singoli comparti, nel sistema moda solo il pelli e cuoio riporta una variazione positiva (+1,0%) mentre calano tessile (-2,4%), abbigliamento (-3,6%) e calzature (-1,5%). Torna in negativo la meccanica (-1,0%), e si confermano perdite per elettronica (-5,9%), legno e mobili (-2,8%) minerali non metalliferi. Recuperano farmaceutica (+6%), metalli (+1,9%), e alimentare (+0,5%).La spesa per investimenti, dopo quattro anni flessioni, torna in terreno positivo (+3,4%): Vasco Galgani, presidente di Unioncamere Toscana, lo considera un dato incoraggiante, ma avverte che bisogna che istituzioni e sistema economico proseguano con speditezza nelle riforme con un sano spirito innovatore, avendo bene in mente che solo con la crescita potr tornare la prosperit in Italia. Anche il Sistema delle Camere di Commercio pronto ad aiutare questo processo, mettendo in campo azioni sempre pi incisive. Secondo Pierfrancesco Pacini, presidente di Confindustria Toscana, c’ bisogno di una Toscana magnete d’investimenti, facilitatrice d’impresa e incubatrice di start up. Ci vogliono infrastrutture, ma soprattutto bisogna agire su fiscalit , semplificazioni e regole. Accanto allo sprint sulle riforme previsto dal Def, le imprese toscane chiedono che tutti i provvedimenti regionali, a partire da quelli in discussione in tema di governo del territorio e del paesaggio, tengano conto di questi obiettivi, che sono indispensabili anche al recupero dell’occupazione, che altrimenti rester ancora a lungo una delle principali zavorre sulla ripresa, anche in Toscana. (ANSA).
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