INDUSTRIA: CAMUSSO (CGIL), ‘NO A FACILI OTTIMISMI’

?Sono i primi timidi segnali, che hanno un?urgente bisogno di essere sostenuti e rafforzati, ma che non devono generare facili ottimismi: il divario di quanto si Š perso dall?inizio della crisi Š ancora molto ampio ed Š ancora lunga la strada da percorrere?. Cos la segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso, commenta oggi (12 aprile) i dati Istat sulla produzione industriale che indica il primo rialzo tendenziale dal 2008.?Per superare e rendere strutturali ed effettivi i primi segnali tecnici di ripresa – rileva – c?Š bisogno di provvedimenti che concretizzino la ripresa e che generino effetti positivi anche sull?occupazione che, infatti, continua a dare segnali molto critici?. Camusso ricorda, inoltre, come ?il ministro Scajola avesse promesso un osservatorio sulle situazioni di crisi che permettesse di monitorare e di agire, ma trascorsi mesi dall?annuncio non vi Š alcuna traccia. Tavoli di settore che non generano alcuna risposta si sommano cos come non si vede alcuna strategia di politica industriale: il governo deve garantire certezze in termini di innovazione e investimenti al sistema delle imprese che le misure messe in campo al momento non danno?.Secondo Camusso, alla luce dei dati diffusi oggi dall?istituto di statistica, ?ci• che preoccupa Š il fatto che non riprendano gli investimenti, e il dato sui beni strumentali ancora fermi Š l a dimostrarlo. Segnali negativi che rischiano di generare un corto circuito se associati ai problemi del credito e alla diminuzione pesante dei consumi. Il tutto dimostra che gli incentivi recentemente varati non sono sufficienti ma che la strada da percorrere Š quella di una riforma fiscale tale – conclude – da alleggerire il carico su lavoratori dipendenti e pensionati e rilanciare allo stesso temo la domanda interna?. da rassegna.it

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