INDIANO BRUCIATO:ISTITUTO INNOCENTI;ATTENZIONE,NON E’BRAVATA

Il branco torna a colpire e non fa differenza che si tratti di italiani o stranieri. A tentare un’analisi dell’episodio di Nettuno Š Alessandra Maggi, presidente dell’Istituto degli Innocenti, il centro servizi all’infanzia e all’adolescenza che svolge anche attivit… di documentazione e ricerca. Il fatto commesso contro l’immigrato indiano, aggredito e bruciato, non pu• e non deve essere considerato una bravata – spiega – si tratta di un’azione senza morale, fatta da persone che hanno bisogno di questi gesti eclatanti per dimostrare che esistono. Storie di ragazzi comuni – si Š detto – senza una realt… di degrado o emarginazione alle spalle e, dunque, ancor pi— preoccupanti. Il direttore del carcere, in cui i due maggiorenni protagonisti dell’aggressione all’indiano sono rinchiusi, dopo averli incontrati ha detto: potrebbero essere nostri figli. Si tratta dunque – aggiunge Alessandra Maggi – dei nostri giovani, dei figli dei nostri amici, di ragazzi che nessuno di noi potrebbe pensare arrivino a tanto. Eppure Š sempre pi— frequente che accada: una delle tante serate da sballati, alcol, un po’ di droga, e poi nella noia pi— totale via a cercare qualcosa che dia senso alle troppe ore passate per la strada. Le bottiglie di birra da lanciare, le panchine da spaccare, la donna che torna a casa da sola da molestare, fino al barbone a cui far paura o all’immigrato cui ‘dare una lezione’. Giovani – dice ancora la presidente degli ‘Innocenti’ – che non conoscono la coesione sociale, i cui modelli di comportamento non sono pi— dettati dalla famiglia, ma da realt… come certe trasmissioni televisive deteriori, che tutti vedono, e che premono sull’individualismo, l’antagonismo, e la necessit… di farsi notare come soggetti unici. Da qui la terribile escalation di violenze su soggetti deboli cui stiamo assistendo in questi tempi. Un fenomeno grave che non si risolve con le forze armate, la polizia o i controlli. Gli adulti, i familiari troppo impegnati nella loro quotidianit… – conclude Alessandra Maggi – devono cominciare a ripensare al loro ruolo cos come deve fare la scuola per tornare ad un patto sociale tra generazioni che Š naufragato, con tutti i mali che vediamo. (ANSA).

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