INCIDENTI LAVORO: SVIARONO INDAGINI, CONDANNATI IMPRENDITORI

Cercarono di sviare le indagini su un incidente sul lavoro avvenuto in un loro cantiere. E’ l’accusa per la quale i titolari di un’impresa edile sono stati condannati dal tribunale di Firenze a un anno e due mesi di reclusione. Secondo l’accusa, i due costruirono un ponteggio sotto il soffitto da cui, pochi minuti prima, era caduto un operaio, che era rimasto paralizzato. L’incidente avvenne nel 2002. L’operaio, 48 anni, assistito dall’avvocato Giorgio Bellotti, rimase ferito alla spina dorsale cadendo da un tetto durante la ristrutturazione di un ex cinema, a Firenze. Per quell’episodio, nel 2005, i due imprenditori, di 35 e 66 anni, titolari di un’azienda della provincia di Palermo, furono condannati a uno e due mesi di reclusione con l’accusa di lesioni colpose gravissime. Durante il processo, emersero dubbi sul comportamento tenuto dai due nelle fasi immediatamente successive all’incidente. Ne nacque una seconda indagine, nella quale i titolari dell’impresa erano accusati di frode processuale. Secondo l’accusa, dopo l’incidente, prima di chiamare il 118 e dell’arrivo della polizia giudiziaria, i due spostarono l’operaio dal punto in cui era caduto e allestirono un ponteggio sotto il tetto.(ANSA).

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