INCIDENTI LAVORO: MORTE MAROCCHINO, VOLANTINAGGIO PER PITTI INCHIESTA SU DECESSO INDAGATO TITOLARE DITTA

Volantinaggio stamani davanti alla Fortezza da Basso in occasione dell’apertura di Pitti Filati per ricordare Moustapha Scara, il marocchino di 22 anni morto dopo essere stato travolto, il 30 giugno, da una trave durante lo smontaggio di uno stand allestito per una precedente manifestazione di Pitti. Intanto per l’incidente ci sarebbe un indagato per omicidio colposo. Sarebbe il titolare della ditta addetta allo smontaggio: il giorno dopo l’incidente, accompagnato dall’avvocato Antonio Voce, si Š presentato spontaneamente in procura e avrebbe detto che Scara, cugino di un suo dipendente, si era aggiunto ai lavoratori impiegati per lo smontaggio dello stand. Alla manifestazione per Pitti Filati stamani erano presenti, informa una nota di Firenzeprecaria, una cinquantina fra lavoratori, studenti e militanti dei centri sociali. Abbiamo scelto l’inaugurazione dell’ennesima kermesse della moda, Pitti Filati – Š scritto nella nota -, per richiamare l’attenzione di una citt… ormai attenta solo a ci• che Š immagine e profitto, sulla tragedia delle morti sul lavoro. Continueremo ad esigere verit… per Moustapha, per la sua famiglia, e per chi come lui ‚ costretto a rischiare la vita sul lavoro ogni giorno. Rifiutiamo di essere complici di coloro che si indignano solo per i morti ‘in regola’. Riguardo all’incidente costato la vita a Scara, deceduto in ospedale il 2 luglio, nell’immediatezza del fatto era stata avanzata l’ipotesi che si trattasse di un infortunio sul lavoro e che il giovane fosse un operaio irregolare. Poi, in base a testimonianze raccolte dagli investigatori tra gli altri lavoratori, era stato ipotizzato che Scara si fosse trovato a passare nel luogo dove Š poi avvenuto l’incidente. Secondo quanto spiegato dal titolare della ditta, il giovane era andato allo stand insieme al cugino, dipendente regolare. Il titolare gli avrebbe detto inizialmente di non poterlo impiegare ma poi, quando il giovane sarebbe nuovamente tornato allo stand, avrebbe acconsentito e, datogli un casco, lo avrebbe messo a spostare travicelli. Poi il crollo, forse dipeso dall’errore di aver tolto uno dei contrappesi della struttura. (ANSA).

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