L’Italia ha bisogno di un grande cambiamento culturale e politico: la piena tutela dei lavoratori, la dignit della persona, il rispetto della legalit devono divenire principi portanti della nostra societ , a tutti i livelli. Cos il vice Presidente del Senato Vannino Chiti, concludendo la celebrazione della 61ma Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, promossa da Anmil Firenze, presso Palazzo Vecchio. Ogni giorno in Italia muoiono tre persone sul lavoro e si verificano in media oltre 2.000 incidenti. Dobbiamo dire basta alle morti sul lavoro – ha proseguito Chiti -. Sono intollerabili. Le leggi ci sono e devono essere rispettate e attuate con rigore, non certo allentate. Per il vice presidente del Senato se essenziale il controllo dello Stato, allo stesso tempo, e prima ancora, serve l’attenzione costante delle imprese, dei loro dirigenti, dei lavoratori e dei loro rappresentanti. Ridurre le garanzie significherebbe rendersi responsabili di una crescita degli incidenti, delle morti, delle invalidit . I lavoratori sono persone, non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo. Mai. E’ necessario – ha concluso Chiti – ricordare tragedie come quella gravissima di Barletta, avvenuta pochi giorni fa, in cui quattro operaie e una ragazzina di 14 anni hanno perso la vita, perch non debbano ripetersi. Mai pi. Tutte le lavoratrici erano al nero, sfruttate, con paghe e orari indegni. (ANSA).
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