Una dozzina di cittadini cinesi sta manifestando davanti al consolato cinese di Firenze dopo la morte di sette loro connazionali, il primo dicembre scorso, nel rogo di una fabbrica a Prato. Tra loro tre donne, che piangono, e due giovani uomini che hanno in mano le foto delle vittime del rogo. I manifestanti hanno innalzato davanti al consolato uno striscione nero con la scritta, in italiano, Nel nome di questi morti. Alcuni manifestanti si trovano nei locali del consolato e dalla porta che affaccia sulla strada, nei pressi dei viali dei viali di circonvallazione del capoluogo toscano, si sentono parlare ad alta voce con funzionari della sede diplomatica. Sono parenti delle sette vittime, uomini e donne tutti arrivati dalla Cina una ventina di giorni fa, dopo la tragedia, le persone che stanno manifestando davanti al Consolato della Repubblica cinese a Firenze con le foto dei sette lavoratori morti nell’incendio il 1 dicembre a Prato. I familiari delle vittime chiedono al Consolato di aiutarli a trovare la titolare della ditta per ottenere da lei l’ultimo stipendio dei sette operai – ha spiegato ai giornalisti un amico cinese al telefono -, stipendio che non stato mai pagato. Inoltre, i familiari chiedono al Consolato di assisterli nella loro permanenza in Italia. E’ passato quasi un mese che loro sono qui – ha spiegato il conoscente – loro hanno abitato in un appartamento ma ormai l’affitto scaduto e loro non hanno pi soldi per andare avanti. Chiedono che il Consolato li aiuti. I familiari delle sette vittime hanno annunciato che resteranno davanti al Consolato anche tutta la notte.
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