Incendi nell’Aretino: Mugnai (Cgil), “attendere i risultati del lavoro della magistratura non basta”

 “Nessuno sottovaluti la possibilità di infiltrazioni criminali in Valdarno e nella provincia di Arezzo”
“E’ doveroso attendere il risultato dei lavoro dei magistrati ma penso che possiamo partire da una valutazione che difficilmente verrà smentita. Gli incendi della Valentino e della Lem non sono attribuibili a impossibili forme di autocombustione. Qualcuno ha appiccato gli incendi. Questo qualcuno è un deliquente ed è la prima volta che in questa provincia di registra un simile attacco criminale. Occorre reagire e penso che non dovremmo farlo ad inchiesta conclusa ma adesso”.
Alessandro Mugnai, segretario provinciale della Cgil, ricorda che non è la prima volta che in provincia di Arezzo si discute di infiltrazioni criminali. E cita un passo sulla provincia di Arezzo del rapporto della Fondazione Caponnetto che la stessa Cgil mise al centro del suo convegno che tenne il 1 dicembre 2014 nella Sala dei Grandi: “i sodalizi criminali sono in grado di aggiudicarsi stabilmente appalti e di acquisire concessioni. I rischi di inquinamento dell’economia legale hanno raggiunto livelli inquietanti”. Cosa è accaduto negli ultimi anni nella provincia di Arezzo e nel Valdarno in particolare?
“Oggi – afferma Mugnai – possiamo fare due scelte. La prima è attendere e stare fermi nella speranza che gli incendi siano il frutto dell’azione di un piromane isolato e folle. La seconda è lavorare immediatamente sull’ipotesi peggiore ma ad oggi più realistica e cioè che ci sia una presenza della malavita organizzata. La Cgil chiede quindi un impegno immediato e condiviso delle istituzioni dello Stato, di quelle locali, delle categorie economiche e, ovviamente, di tutti i sindacati. Due incendi in pochi giorni sono segnali che non possono essere sottovalutati”.
La Cgil sottolinea la positiva reazione delle imprese. “Le federazioni di categoria stanno discutendo l’attivazione degli ammortizzatori sociali. La cassa integrazione straordinaria è in grado di evitare un altro dramma sociale e occupazionale in un’economia già duramente provata dal Covid. Vorrei non solo apprezzare ma anche evidenziare la decisione di Prada di mettere a disposizione locali per il proseguimento delle attività della Valentino. Questo potrà evitare lunghe trasferte ai lavoratori e testimonia l’esistenza di una classe imprenditoriale per la quale si può essere concorrenti ma non nemici. Anzi ci può essere addirittura solidarietà tra imprese”.
La gestione “sindacale” degli effetti negativi degli incendi è quindi già attiva. Resta il problema della gestione politica e istituzionale alla quale la Cgil è disponibile a dare il suo contributo affinché si sviluppino immediatamente tutte le azioni necessarie a combattere un fenomeno che finora è rimasto al buio ma che gli incendi hanno illuminato.
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