Incendi: cinesi morti, tre ordinanze custodia cautelare. Per investigatori proprietaria sapeva

I carabinieri di Prato stanno eseguendo tre ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di Prato su richiesta della procura, nei confronti di tre persone ritenute a vario titolo responsabili della morte di due operai cinesi clandestini avvenuta il 26 agosto scorso in un incendio di una palazzina a Vaiano. Lo rende noto il comando provinciale dei carabinieri. Le tre persone raggiunte dall’ ordinanza di custodia cautelare sono accusate di omicidio colposo aggravato ed incendio colposo aggravato. Sui due proprietari della ditta-fantasma pendono anche le accuse di omissioni dolosa di cautele sui luoghi di lavoro. Nel rogo persero la vita un uomo e una donna di 35 anni, di nazionalit… cinese. Secondo gli investigatori, nell’abitazione era stata impiantata abusivamente una ditta di confezione tessile con numerose postazioni. L’intervento dei pompieri fu richiesta nella notte tra sabato e domenica verso le 5,30. (ANSA)Incendi: cinesi morti; Nicolosi, rischio reiterazione reatoÿDalle intercettazioni telefoniche emerge come i due cinesi arrestati, ed in particolare la donna, avessero intenzione di recuperare le macchine e alcuni materiali rimasti nella ditta fantasma bruciata per usarle in altri spazi. Con queste parole il procuratore capo Giuseppe Nicolosi ha spiegato il rischio della reiterazione del reato che assieme al pericolo di fuga e di inquinamenti delle prove ha fatto propendere il suo ufficio per la richiesta di custodia cautelare in carcere. Secondo quanto riferito dagli investigatori, inoltre, ci sarebbero stati contatti tra la proprietaria dell’immobile ed alcuni cinesi per indurre i testimoni a dare una versione a lei favorevole.(ANSA).Incendi: cinesi morti, per investigatori proprietaria sapevaSecondo gli investigatori pratesi, la proprietaria- arrestata stamane – dell’immobile nel quale il 26 agosto scorso sono morti due cinesi in un rogo, sapeva da tempo dell’esistenza della ditta fantasma nella sua casa. Dall’analisi del suo computer risultava una versione originale di una lettera di diffida ai cinesi, che la proprietaria diceva di aver scritto pochi giorni prima del rogo: la lettera – ha detto il procuratore capo Giuseppe Nicolosi – era pronta gi… da due anni, in qualche misura da utilizzare in caso del bisogno.(ANSA).ÿ

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