Inail, durante la seconda ondata boom di contagi da covid su lavoro (Scheda con dati Toscana)

La “seconda ondata” di contagi da Covid-19, i cui effetti non sono terminati nel 2020 ma sono proseguiti anche nel 2021, soprattutto a gennaio e in misura più contenuta a febbraio e marzo, ha avuto un impatto, anche in ambito lavorativo, più intenso rispetto alla prima. Con 109.487 contagi denunciati, il periodo ottobre 2020-marzo 2021 incide, infatti, per il 66,1% sul totale delle denunce di infortunio da Covid-19, più del doppio rispetto alle 50.699 del trimestre marzo-maggio 2020 (30,6%). Anche prendendo in considerazione solo i primi tre mesi della “seconda ondata”, quelli più critici di ottobre-dicembre 2020, la percentuale dei contagi (53,5%) è comunque superiore. E’ quanto emerge dal report nazionale sui contagi sul lavoro da Covid-19 elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell`Inail.

Per i decessi, invece, è la “prima ondata” della pandemia ad avere avuto un impatto più significativo della seconda: il 62,8% dei casi mortali, infatti, è stato denunciato all`Inail nel trimestre marzo-maggio 2020 (il 34,7% nel solo mese di aprile) contro il 34,8% del semestre ottobre 2020-marzo 2021. Le morti da Covid-19 segnalate all`Istituto alla data del 31 marzo sono 551, circa un terzo del totale dei decessi sul lavoro segnalati all`Istituto dal gennaio 2020, con un`incidenza dello 0,5% rispetto al totale dei deceduti nazionali da nuovo Coronavirus registrati dall`Iss alla stessa data. Rispetto ai 499 casi rilevati dal monitoraggio del mese precedente, i casi mortali sono 52 in più, di cui 11 a marzo, sei a febbraio e 10 a gennaio 2021, cinque a dicembre e 12 a novembre dello scorso anno, mentre i restanti otto decessi sono riconducibili ai mesi precedenti.

L`82,8% dei morti sono uomini, ma la maggioranza dei contagi (69,3%) riguarda le donne. La quota delle lavoratrici supera quella dei lavoratori in tutte le regioni a eccezione della Sicilia e della Campania, con incidenze pari rispettivamente al 46,5% e al 45,0%, e della Calabria, dove si riscontra una parità tra i generi (50%). L`età media dei contagiati dall`inizio dell`epidemia è di 46 anni per entrambi i sessi e sale a 59 anni per i decessi (59 per gli uomini e 57 per le donne). Quasi i tre quarti dei casi mortali (72,0%) riguardano la classe 50-64 anni.

Seguono le fasce over 64 anni (18,9%), 35-49 anni (8,2%) e under 35 anni (0,9%).

Tra le attività produttive, il settore della sanità e assistenza sociale – che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili – è al primo posto con il 67,5% dei contagi denunciati e il 27,4% dei casi mortali codificati, seguito dall`amministrazione pubblica (attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e amministratori regionali, provinciali e comunali), con il 9,2% dei contagi e il 9,6% dei casi mortali.
==============
Inail-dati-regione-toscana-febbraio-2021

 

Pulsante per tornare all'inizio