In crescita le morti sul lavoro

Morti bianche in Italia da gennaio a maggio 2015.Il bilancio continua ad aggravarsi: + 11 per cento rispetto ai primi cinque mesi del 2014 per un totale di 282 vittime rilevate che arrivano a 388 contando anche i decessi in itinere. Lombardia, Toscana, Campania e Veneto le regioni con il maggior numero di vittime, mentre Š il sud ad indossare la maglia nera per rischio di mortalit… rispetto alla popolazione lavorativa. A morire, come sempre, sono soprattutto i lavoratori con pi— esperienza. Costruzioni e trasporti e magazzinaggi i settori maggiormente coinvolti dal dramma. Alle porte dellestate il bilancio delle morti bianche Š sempre pi— tragico. Nei primi cinque mesi del 2015 si registra un drammatico incremento della mortalit… pari all11 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014.Cos sono 282 le vittime rilevate da gennaio a maggio 2015. E arrivano a 388 contando anche gli infortuni mortali in itinere.E questa la prima istantanea sviluppata dalla pi— recente indagine dellOsservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre (sulla base di dati Inail) che ancora una volta punta i riflettori sul fenomeno degli infortuni mortali nel nostro Paese. ?Una situazione che si aggrava giorno dopo giorno e che ancora non ottiene la giusta attenzione dal Governo – commenta il Presidente dellOsservatorio mestrino, lIngegner Mauro Rossato ? n‚ sul fronte di un efficace programma di diffusione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, n‚ dal punto di vista dei controlli e delle sanzioni contro gli ?evasori della sicurezza?.E, intanto, nella graduatoria nazionale in cui emerge il numero degli infortuni mortali in occasione di lavoro per regione, a contare il maggior numero di vittime Š sempre la Lombardia (43), seguita dalla Toscana (27), dalla Campania (26), dal Veneto (25) e dal Lazio (23).Seguono quindi: Sicilia e Piemonte (21), Emilia Romagna (20), Puglia (13), Abruzzo (12), Marche (10), Umbria (9), Basilicata e Liguria (6), Calabria, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige (5), Sardegna (4) e Molise (1). Lunica regione a non aver fatto rilevare alcuna vittima in occasione di lavoro nei primi cinque mesi del 2015 Š la Valle DAosta.Sul fronte, invece, dellincidenza della mortalit… rispetto alla popolazione lavorativa il dato pi— scoraggiante giunge dalla Basilicata con un indice di 33,3 contro una media nazionale di 12,6. Seguono: Umbria (25,1), Abruzzo (24,5), Toscana (17,4), Campania (16,5) e Marche (16).Sopra la media nazionale si trova anche lindice di rischio della Sicilia pari a 15,9.Per macro aree, poi, lindice di incidenza pi— elevato spetta al Sud del Paese (18,3), seguito dal Nordest (18), dalle Isole (13,3), dal Nord Ovest (10,3) e dal Centro (9,5).L11,3 per cento delle vittime Š stato rilevato sia nel settore delle costruzioni che in quello dei trasporti e magazzinaggi, individuati come settori pi— a rischio. Seguono le attivit… manifatturiere (10,3 per cento), il commercio allingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli (7,8 per cento).La fascia det… pi— colpita Š ancora quella compresa tra i 45 e i 54 anni con 96 vittime su 282. Le donne che hanno perso la vita nei primi cinque mesi dellanno in occasione di lavoro sono state 17. Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 41 pari al 14,5 per cento del totale.A livello provinciale Š la capitale a guidare la triste classifica con 17 morti bianche, seguita da Milano (13), Treviso e Napoli (8), Bari, Brescia e Torino (7), Grosseto, Perugia, Cuneo, Palermo, Salerno e Ravenna (6), Benevento, Avellino, Reggio Emilia, Varese e Firenze (5).CASI DI MORTI PER MODALITA’ DI ACCADIMENTOINCIDENZA MORTALITA’ IN RELAZIONE ALLA POPOLAZIONE OCCUPATA

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