La Toscana, con 982 imprese coinvolte, al terzo posto dietro Lombardia ed Emilia Romagna nella classifica regionale dei contratti registrati in Camera di Commercio come reti di imprese (170 contratti sui 1.770 complessivi). E’ quanto emerge dal quinto Osservatorio Intesasanpaolo-Mediocredito sulle reti d’impresa. In Toscana, in particolare stato il Consorzio Agrario di Siena, con una storia di ben 110 anni a fianco delle imprese del territorio, a guidare le aziende nella scelta di questa forma di aggregazione, coordinandole nella prima fase di approfondimento e costituzione della rete ed cos riuscita a creare un punto di riferimento stabile per tutte le imprese agricole del territorio. Il ruolo del Consorzio stato anche quello di fungere da raccordo tra il mondo agricolo e quello universitario e della ricerca, trasferendo in maniera concreta alle aziende partecipanti alla Rete l’innovazione tecnologica elaborata in questi ambiti. L’occasione per le aziende del Consorzio di formalizzare, tramite la Rete, un solido patto di filiera gi esistente nei fatti arrivata con la partecipazione ai Piani Integrati di Filiera (PIF) sostenuti dalla Regione Toscana con contributi a fondo perduto pari al 40% degli investimenti, che richiedevano che le aziende partecipanti fossero tra loro aggregate. Gli investimenti previsti dal PIF, pari a circa 6 milioni di euro e cofinanziati da Banca CR Firenze (Gruppo Intesa Sanpaolo), sono serviti in massima parte per dotare le aziende agricole di macchinari innovativi e altamente tecnologici. (ANSA)
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