IMMIGRAZIONE: SANTA SEDE, L’ACCORDO ITALIA-LIBIA VIOLA DIRITTI UMANI

La Santa Sede si pronuncia contro l’accordo siglato tra l’Italia e la Libia per il respingimento degli immigrati. Nessuno pu• essere trasferito, espulso o estradato verso uno Stato – ha detto l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti – in cui esiste il serio pericolo che la persona sar… condannata a morte, torturata o sottoposta ad altre forme di punizione o trattamento degradante o disumano.Persone vulnerabili. Nell’intervento previsto domani alla seconda conferenza europea sul tema I diritti umani nella formazione dell’avvocato europeo, a Roma, l’arcivescovo Marchetto si riferisce a un rapporto dello Human Rights Watch che, nel settembre scorso, denunciava che le guardie costiere italiane avevano intercettato migranti e richiedenti asilo africani che navigavano nel Mediterraneo e – come previsto dall’accordo bilaterale stipulato con Tripoli – li avevano respinti forzatamente in Libia. Un patto stipulato dall’Italia senza valutare la possibilit… che vi fossero fra di loro rifugiati o persone in qualche modo vulnerabili. Monsignor Marchetto evidenzia che in Libia esistono centri di detenzione e di rimpatrio dove le condizioni variano da accettabili a disumane e degradanti.Il diritto di emigrare. L’arcivescovo rileva una tendenza, tra i Paesi europei, che Š quella di delocalizzare i controlli delle frontiere, incoraggiando i loro partner delle coste meridionali del Mare nostro, Mare dei diritti, ad effettuare controlli pi— rigidi sui migranti, ma dando loro la possibilit… di chiedervi asilo. Ci sono per• serie questioni umanitarie – ha aggiunto – connesse a tale tendenza, anche per la situazione concreta di vari Paesi. Ad esempio le intercettazioni e i decentramenti operati dalle ‘autorit…’ europee in molti casi rende impossibile a migliaia di persone di raggiungere la costa nord del Mediterraneo, o persino di lasciare il loro Paese di origine o di transito. Monsignor Marchetto ricorda che il diritto a emigrare Š incluso nella Dichiarazione universale dei Diritti umani del 1948 e non c’Š nemmeno bisogno di ricorrere alla dottrina sociale della Chiesa, che pure Š esplicita in materia.In fuga da persecuzioni. Il paradosso – dichiara – Š che molti Paesi europei riconoscono come rifugiati persone che sono arrivati nel loro territorio per via non marittima, ma provenienti dagli stessi Paesi da cui giungono i migranti intercettati e respinti nel mare nostro, nel mare dei diritti. L’arcivescovo conferma la sua posizione di condanna a chi non osserva il principio di non refoulement, che sta alla base del trattamento da farsi a quanti fuggono da persecuzione.ÿ

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