Niente tendopoli, distribuzione equa dei migranti e dei profughi in tutte le regioni italiane ad eccezione dell’Abruzzo, tempi e modalit dell’accoglienza: sono i tre punti attorno ai quali si incentrata la riunione che si tenuta al Dipartimento della Protezione Civile per mettere a punto il piano d’intervento dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del premier Berlusconi con il quale stato decretato lo stato di emergenza nel territorio del Nord Africa in modo da consentire un efficace contrasto all’afflusso di migranti in Italia. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle regioni e degli enti locali, stato ribadito che l’obiettivo del piano quello di individuare procedure condivise in modo da assicurare la prima accoglienza sia ai profughi sia ai migranti giunti dalla Tunisia e ai quali sar concesso, in base all’articolo 20, il permesso di soggiorno temporaneo. Ma anche di mettere a punto una distribuzione equa su tutto il territorio dei circa 25mila arrivati finora dal Nord Africa. In questo senso stato confermato che la divisione nelle regioni verr fatta in base alla percentuale di residenti e che tale divisione varr per ogni gruppo di migranti che dovr essere accolto. Proprio in vista della ripartizione, le regioni stanno individuando le strutture dove ospitare gli extracomunitari. Strutture che, in ogni caso, non saranno tendopoli. Il piano completo dovrebbe essere contenuto in un’ordinanza che sar pronta tra gioved e venerd e nella quale saranno anche indicati, dettagliatamente, tutti i costi preventivati. In modo da poter avere subito a disposizione le risorse finanziarie, senza le quali difficilmente il piano potr essere attuato. (ANSA)
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