Il volume di denaro prodotto annualmente dalle circa 5mila aziende condotte da cittadini cinesi a Prato di circa 2,3 miliardi di euro: quasi la met della ricchezza prodotta tuttavia frutto di economia sommersa e illegale, che utilizza come forza lavoro il 40% circa di personale non regolare. I dati, elaborati per la prima volta a Prato su un universo statistico cos ampio, sono stati resi noti questa mattina nel corso della presentazione del rapporto Irpet sul Ruolo economico della comunit cinese in citt . Per quanto riguarda la presenza stanziale degli orientali l’istituto di ricerca ipotizza la permanenza di circa 45 mila cinesi. Di questi, circa 7mila, sarebbero sprovvisti di permesso soggiorno. All’anagrafe di Prato sono censiti circa 17 mila cinesi, mentre risultano quasi 32 mila permessi di soggiorno regolari registrati a nome di cittadini dell’etnia orientale per persone che lavorano in citt . (ANSA).
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