IL SUD UN PAESE PER VECCHI 600 IN FUGA A NORD IN 10 ANNI

Dal 2000 al 2009 ammontano a quasi 600 mila gli emigrati dal Meridione. Circa uno su sei e’ napoletano. Il Sud, inoltre, sta diventando un Paese per vecchi, con una senescenza demografica crescente e sempre meno lavoro per i giovani. E’ la fotografia che emerge dal Rapporto Svimez 2011 presentato oggi. Il Mezzogiorno e’ in recessione, continua a crescere meno del Centro-Nord, e lavora ufficialmente meno di un giovane su tre con un tasso di disoccupazione reale che sarebbe del 25%.Un’area a rischio tsunami demografico, in cui nel 2050 gli over 75 cresceranno di dieci punti percentuali.In base a valutazioni Svimez nel 2010 il Pil e’ aumentato nel Mezzogiorno dello 0,2%, in decisa controtendenza rispetto al -4,5% del 2009, ma distante di un punto e mezzo percentuale dalla performance del Centro-Nord (+1,7%). Non va meglio nel medio periodo: negli ultimi dieci anni, dal 2001 al 2010 il Mezzogiorno ha segnato una media annua negativa, -0,3%, decisamente distante dal + 3,5% del Centro-Nord, a testimonianza del perdurante divario di sviluppo tra le due aree.Dal 2000 al 2009 ammontano a quasi 600 mila gli emigrati dal Meridione. Circa uno su sei e’ napoletano.Nel solo 2009 sono partiti del Mezzogiorno in direzione del Centro-Nord circa 109 mila abitanti. Riguardo alla provenienza, in testa per partenze la Campania, con una partenza su tre (33.800); 23.700 provengono dalla Sicilia, 19.600 dalla Puglia, 14,200 dalla Calabria. In direzione opposta, da Nord a Sud, 67mila persone. Lo rileva il Rapporto Svimez 2011.La regione piu’ attrattiva per il Mezzogiorno resta la Lombardia, che ha attratto nel 2009 quasi un migrante su quattro, seguita dalla Lombardia. In Abruzzo, Molise e Campania la prima regione di destinazione resta il Lazio. (AGI)Imigranti sono soprattutto uomini, anche se il Lazio e’ una regione che attrae piu’ donne.Riguardo al titolo di studio, i laureati sono il 21%, e le regioni che ne attraggono di piu’ sono la Lombardia e il Lazio.Dal 2000 al 2009 583 mila persone hanno abbandonato il Mezzogiorno. A livello locale, le perdite piu’ forti si sono registrate a Napoli (-108mila), Palermo (-29mila), Bari e Caserta (-15mila), Catania e Foggia (-10mila).Colpiti anche Torre del Greco (-19mila), Nola e Aversa (-11mila), Taranto (-13mila). Ad attrarre manodopera, Roma (+66mila), Milano (+50mila), Bologna (+31mila), Reggio Emilia, Parma e Modena (+13mila), Bergamo e Torino (+11mila), Firenze e Verona (+10mila).

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