Il Ministero dell’Istruzione convoca i sindacati per un ‘confronto politico’

Il Ministero dell’Istruzione ha provveduto ad inviare ai sindacati una convocazione per martedì 4 gennaio 2022 in merito ai contenuti della ‘Legge di Bilancio e prospettive’, dopo l’interruzione dei rapporti con il ministro Bianchi da parte delle organizzazioni sindacali Flc-Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams e lo sciopero del 10 dicembre scorso.
I sindacati Flc-Cgil, Uil Scuola, Snals-Confsal, Gilda Unams hanno risposto a tale convocazione attraverso la pubblicazione di una nota unitaria:
‘Il 4 gennaio, dopo l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio si terrà un primo confronto politico tra organizzazioni sindacali e Ministro.
Sarà l’occasione di fare il punto sulla situazione della politica scolastica che non ha – evidenziano i segretari generali di FLC Cgil, UIL Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams – ottenuto risposte adeguate in questa Legge di Bilancio.
A partire da quella del precariato che resta il tema di fondo da affrontare per un rilancio del settore, l’emergenza dell’organico Covid risolta solo in parte dalla Legge di Bilancio, risorse adeguate al rinnovo del contratto e tutte le vertenze oggetto dello stato di agitazione: rimozione dei vincoli, condizione dei Dsga facenti funzione, interventi veri sugli organici.

A seguito di un confronto su questi nodi, si dovranno affrontare le situazioni più specificatamente sindacali – sottolineano i quattro segretari – a partire dal rinnovo del contratto nazionale e dal contratto integrativo sulla mobilità che devono rispondere autenticamente alle giuste aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori.
In questo contesto le nostre organizzazioni sindacali – affermano Francesco Sinopoli, Pino Turi, Elvira Serafini e Rino Di Meglio – saranno pronte ad affrontare i vari problemi, in situazione di parità sostanziale, per dare le risposte che il mondo della scuola e il suo personale attende da troppo, troppo tempo.
Non sono più consentite narrazioni e percorsi di debole presenza sindacale ai tavoli che meritano serietà e ancoraggio alla realtà’.

 

 

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