La presentazione del libro di Pippo Russo Le nostre vite in bilico, gi in programma per il 26 febbraio scorso eÿrinviata per impegni sopraggiunti dei partecipanti, ÿsi far il prossimo 3 aprile al Convitto della Calza a Firenze alle ore 18.Con l’autore cii saranno Susanna Camusso, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi eÿil professore Giovanni Mariÿper una tavola rotonda coordinata dal giornalista Leonardo Testai, collaboratore di Ansa e Corriere Fiorentino.Il saggio ?Le nostre vite sempre in bilico? Venti precari si raccontano. Quando la provvisoriet diventa esistenziale nelle interviste di Pippo Russo in ToscanaMAURIZIO BOLOGNI su ‘La Repubblica’ 30 DicembreATTRAVERSO la penna di Pippo Russo, docente, scrittore e giornalista, venti persone raccontano le loro vite di precariet e di precariato. Vite provvisorie. Vite in bilico. Dentro le quali Russo entra in profondit , riuscendo a rappresentare come la precariet si trasferisca dalla dimensione esclusivamente lavorativa ad una dimensione esistenziale che mina le persone, ne plasma i caratteri, ne condiziona i comportamenti.Precariato e crisi economica: un mix capace di trasfigurare l?essere umano. Fa tenerezza, ad esempio, scoprire come Mohar, ormai uomo maturo ma disorientato da tante sfuggenti esperienze lavorative, giustifica la scelta di compiere uno stage in un supermercato a 600 euro a semestre invece di cogliere opportunit meglio retribuite. ®Ho ragionato ? racconta come traumatizzato e sotto shock ? che il settore alimentare non entrer mai in crisi irreversibile: la gente deve pur mangiare, e dunque pensavo che lavorare in questo settore fosse una garanzia¯. Si sbagliava, purtroppo: leggere per credere.Venti interviste, venti storie vissute in Toscana, ciascuna diversa dall?altra. Diverse in tutto. Diverse nella forma narrativa che Russo varia di capitolo in capitolo, alternando interviste ®botta e risposta¯ a racconti meticolosi, attenti al particolare, che colgono sfumature, chiosano e annotano. Diverse per ®location ¯: dalla citt ai piccoli centri della regione. Diverse per genere, nell?alternanza tra uomini e donne, e per et dei protagonisti: chi ha detto che precari sono solo i giovani? Russo ci presenta ®vite provvisorie¯ che sfiorano i 70 anni. Diverse perch in esse la precariet del lavoro si intreccia in modo intimo ? ed la bravura dell?autore a mostracelo ? con sensazioni e momenti fondamentali della vita dell?uomo: dalla maternit alla salute, dalla separazione dei genitori alla mancanza di risorse che accomuna tutti. Diverse, soprattutto, perch disegnano il precariato come un fatto individuale difficilmente riconducibile ad uno schema unico: c? chi lo subisce, ne travolto, schiacciato, sballottato e chi ? all?opposto ? ne ®drogato¯ e, suo malgrado, finisce per farne un modus vivendi e un?insopprimibile inclinazione. Senza con questo voler sminuire il dramma sociale del fenomeno.C? tanta Cgil nel libro. Il Nidil-Cgil (sezione che tutela le nuove identit di lavoro) aiuta Russo a selezionare la gamma pi ampia possibile di profili professionali incappati nella provvisoriet di un?occupazione. E poi, presso le sedi delle Camere del lavoro che si svolgono alcuni incontri tra l?autore e gli intervistati. Ed del segretario generale Susanna Camusso la prefazione al libro, mentre nella postfazione lo stesso governatore Enrico Rossi dedica il suo personale tributo alla Cgil. Piace leggere questa presenza importante e qualificante come un atto catartico di un movimento sindacale che, nel complesso delle sigle ? come afferma un intervistato con riferimento per la verit all?associazione dei giornalisti ? stato finora pi impegnato ®a salvaguardare l?esistente¯ che non a sostenere l?emersione degli ®invisibili ¯.IL LINK ALLA LOCANDINAhttp:issuu.comcgil.toscanadocsstorie_in_bilico?mode=window&viewMode=singlePage,
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