Il Dl Cultura legge, Bonisoli orgoglioso. L’incontro con Maurizio Landini
Dl Cultura: Bonisoli, legge, io orgoglioso del risultato. Il ministro, restituisce dignit ai lavoratoriIl decreto Cultura legge. Sono orgoglioso di questo risultato, perch questa legge, approvata oggi dal Parlamento, assicura eguali diritti e opportunit ai lavoratori dello spettacolo, restituisce dignit a danzatori, orchestrali, fonici, coristi e consente alle Fondazioni lirico-sinfoniche di assumere nuovo personale tramite concorso. Non accadeva da decenni. Lo scrive il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, commentando l’ok del Senato al decreto Cultura, che introduce misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico-sinfoniche, di sostegno del settore cinema e audiovisivo e finanziamento delle attivit del Mibac e per lo svolgimento della manifestazione Uefa 2020. Tra le novit della legge – sottolinea Bonisoli – l’introduzione, per la prima volta nell’ordinamento giuridico, del limite massimo di 36 mesi ai contratti a tempo determinato per i lavoratori dello spettacolo. Si tratta di una norma che pone un argine al precariato mettendo fine a decenni di abusi e discriminazioni. Il provvedimento, aggiunge il ministro, disciplina le modalit che consentono alle Fondazioni liriche di assumere personale a tempo indeterminato tramite concorso. Per Bonisoli la conversione in legge del decreto il primo tassello di una riforma organica delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Siamo gi al lavoro. Il nostro obiettivo – conclude – rilanciare la lirica italiana e avvicinare tanti giovani alla musica e al teatro. (ANSA).L’incontro Landini-BonisoliOggi il segr.gen. Maurizio Landini e il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, si sono incontrati in via informale al MiBac e hanno parlato di concessioni museali e soprattutto dei prossimi appalti che saranno gestiti da Consip e che coinvolgono centinaia di lavoratori. Un incontro proficuo nel corso del quale hanno deciso di rivedersi per definire possibili passaggi condivisi sui temi relativi ai lavoratori del mondo della cultura.