La CGIL Toscana aderisce all’appello ed all’iniziativa della ?Marcia delle donne e degli uomini scalzi? per dare sostegno ai migranti, che si terr? il prossimo 11 settembre a Venezia in concomitanza con la Mostra Internazionale del Cinema.Abbiamo promosso ed aderito, stante la gravit? della situazione sul tema dei rifugiati e richiedenti asilo, alle iniziative analoghe che si stanno organizzando in molte citt? toscane, assieme alle associazioni ed alle organizzazioni che come noi tengono assieme umanit? e passione civile e democratica. Per far crescere in tutto il Paese, partendo dalla nostra Toscana, una risposta solidale alternativa alla xenofobia ed al razzismo. Perch? nella crisi economica e sociale che colpisce il nostro Paese, frutto delle politiche di austerit?, non prevalgano le sirene della propaganda delle forze reazionarie. In questo momento ? importante far sentire la voce della solidariet? e dell’impegno a che non prevalga in Europa la scelta della chiusura e del razzismo, ma quella di una nuova politica dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani. E che si esprima lo sdegno e l’orrore per i morti e le sofferenze che vediamo quotidianamente.Per chiedere con forza i primi quattro necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali: certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre e catastrofi; accoglienza degna e rispettosa per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti;creazione un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino. Una mobilitazione che parli al cuore ed alla testa del nostro Paese.Coloro che migrano vogliono solo il diritto a quella vita dignitosa che gli ? stata rubata dalle guerre, dalle carestie, dalla siccit?, dai disastri ambientali, dallo sfruttamento che s?? sempre fatto delle risorse dei loro paesi. Nessuno vuole abbandonare la propria terra, la propria famiglia, i propri amici. Le migrazioni sono avvenute ed avvengono perch? dove si ? nati e cresciuti non c?? vita possibile. L?Europa ha l?enorme responsabilit? di politiche coloniali, quelle di ieri e di oggi, che hanno consegnato tanti paesi africani e del Medio Oriente a regimi dittatoriali che hanno seminato terrore e miseria. La democrazia non si esporta con le armi, niente di buono verr? dalla distruzione della integrit? territoriale di interi Stati. E se le merci ed i capitali possono spostarsi incessantemente e senza regola alcuna, ? illusorio pensare che non si muovano masse sempre pi? vaste di persone colpite dalle sempre maggiori diseguaglianze che disegnano il mondo attuale. Costruiamo assieme, nel mondo e nel nostro Paese, societ? pi? giuste e democratiche, per far s che chi si mette in cammino lo faccia solo per scelta, cercando se stesso viaggiando nel mondo.
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