Il 18 dicembre la Filt si mobilita per una legge regionale sugli appalti

Non ci possono essere dubbi sul fatto che il lavoro sia davvero sotto attacco e che vada difesa e sviluppata occupazione. E che vadano quindi colte – a livello di economia globale e anche in Toscana – le opportunit? che provengono da un settore quale la mobilit?. La pesantezza con il quale l’attacco viene portato al mondo del lavoro ? frutto anche dei processi di delocalizzazione ed esternalizzazione delle attivit?, che troppo spesso si traducono in riduzione dei diritti dei lavoratori, in concorrenza sleale fra imprese, imponendo anche ai cittadini ed ai consumatori servizi scadenti e un prodotto finito di bassa qualit?. C’? davvero da riflettere su come sar? strutturato in futuro il mondo del lavoro nel nostro Paese. Quali regole avremo al termine di questa lunga ondata di ristrutturazione negativa dei diritti, delle regole e, soprattutto, quale ruolo avranno le parti sociali dentro un clima sempre pi? teso realizzare un lavoro precario. E’ evidente che il margine di ?ripresina? economica dell’Azienda Italia non poteva che caratterizzarsi con elementi di stagionalit?, perch? ad oggi la ripresina c’? stata quasi per effetto della riduzione dei costi del carburante, del prezzo al barile del petrolio e stenta a strutturarsi proprio per effetto dell?assenza di legalit? e per i danni prodotti dalla grande evasione e dall?elusione fiscale, dal lavoro nero e sommerso, che hanno raggiunto livelli esorbitanti, in conflitto con qualsiasi manovra economica che si intenda promuovere per la necessaria ripresa del Paese. Tuttavia ? dal 2014 che l?export Italiano sta tornando a crescere e le previsioni, che riguardano il settore dell?autotrasporto, della attivit? portuali, della logistica nel suo complesso, raggiungono il valore di 80 miliardi di PIL nel 2015, con previsioni di superamento nel 2016. Abbiamo un mondo degli appalti che rappresenta pi? del 15% del Pil e al 2% ammonta la variazione dei costi per gli appalti relativi a costi e servizi rispetto al lavoro strutturato (dati della Commissione Europea) e la cattiva gestione, la diffusa illegalit?, il fenomeno della corruzione, fanno aumentare il costo complessivo degli appalti nella misura del 20%; sugli appalti pubblici e privati, in senso lato, si scarica l’abbattimento dei costi di fornitura e di gestione dequalificando il lavoro e quasi sempre non applicando il Contratto Nazionale di Lavoro.Si rende indispensabile quindi la disciplina di una legge regionale sugli appalti, sia per il settore pubblico che per il settore privato; perch? il settore della logistica ha estrema necessit? di strumenti legislativi che operino per la sua trasparenza e legalit?, anche se tutti abbiamo presente che non ? solo il settore della logistica che vive questa emergenza. Nel mondo della movimentazione delle merci grossa parte delle attivit? viene assegnata in appalto; sistematicamente, dalla prima stazione appaltante, il lavoro viene sub-appaltato perfino 3/4 volte, determinando una situazione di ?lavoro spurio? difficile da controllare. In questo quadro controverso, che vede prevalere l’illegalit? nel lavoro, riteniamo che si renda opportuno garantire i diritti e la concorrenza leale fra imprese, e impedire infine le infiltrazioni criminali attraverso le forme pi? o meno evidenti di caporalato. Raggiungere questi obbiettivi non significa impedire la competitivit? fra imprese, ma piuttosto garantire la concorrenza leale fra le stesse e che, nell?assegnazione degli appalti, prevalga anche la responsabilit? sociale delle stesse, con lo scopo di rendere tutti pi? consapevoli, anche culturalmente, che i danni procurati al territorio, alla societ? civile, ai lavoratori, non possono essere un problema che riguardi altri soggetti e/o solo le amministrazioni locali di riferimento. Dovremo aprire un dibattito serio ed un confronto altrettanto serio con le Istituzioni, con la Regione Toscana, con le Prefetture, con le Associazioni Datoriali e con le Imprese, che spesso proclamano il loro impegno per legalit? e trasparenza e poi diventano le prime vittime delle distorsioni prodotte nel sistema. Insomma, come FILT CGIL Toscana intendiamo promuovere iniziative concrete, iniziative che riescano a mettere in moto da subito un confronto fra le parti sociali, affinch? si possano ottenere: concorrenza leale fra Imprese e responsabilit? solidale del Committente; applicazione dei contratti di lavoro; organizzazione del lavoro che rispetti regole e diritti; legge regionale di regolazione del sistema e responsabilit? sociale delle Imprese; congruit? delle tariffe.Per tutte queste ragioni, il 18 dicembre la Filt Cgil Toscana promuover? una prima manifestazione pubblica, in forma contestuale su tutte le Province della Toscana, per sensibilizzare tutti i soggetti interessati ad aprire un confronto in merito, in attesa di iniziative pi? stringenti.(a cura di Giovanni Fedini)

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