®I tre referendum non si toccano¯
I tre referendum sul jobs act non si toccano, nemmeno se il governo interviene, e il ministro Poletti si deve dimettere. La battuta sui giovani all’estero pesa ancora come un macigno. LI 1 gennaio la Corte Costituzionale decide sull’ammissibilit dei tre quesiti: abolizione dei voucher, ripristino dell’articolo 18 e della responsabilit dell’azienda appaltatrice. Ma dalla Toscana, dalla terra dell’ex presidente del Consiglio Renzi, che arrivano le prime mosse in vista della nuova campagna referendaria. Intervista di Samuele Bartolini (Il Tirreno 29.12.2016)Se il governo abbasser il tetto massimo di introiti con i voucher a 5mila, inasprir i controlli ai furbetti che rimpiazzano i contratti con i buoni e aumenter le sanzioni pecuniarie, la Cgil far un passo indietro sul referendum anti voucher?®Assolutamente no. ? lo strumento dei voucher che sbagliato: considera il lavoratore come un oggetto. Noi abbiamo presentato una legge di iniziativa popolare dove si parla del loro superamento. Ora la politica che deve dare una risposta. Altrimenti chiediamo agli italiani di esprimersi col referendum¯.Non che abolendo i voucher, nati per arginare il nero, il nero riesploder ?®Il nero si ferma mettendo gli organi di controllo nelle condizioni di fare il loro lavoro,mantenendo i voucher invece si scelta la strada pi corta per togliere i diritti ai lavoratori. All’inizio dovevano far emergere lavoretti come la vendemmia dei giovani, le ripetizioni dopo-scuola. Poi la ministra Fornero li ha estesi a tutti i settori e ora che il jobs act ha portato il tetto limite del reddito a 7mila euro sono diventati come contratti part-time ma senza i diritti dei part-time. Vanno cancellati¯.Ristabilire l’articolo 18 non condanna le imprese al nanismo?®No. Con l’abolizione dell’articolo 18 le imprese sono rimaste esattamente quelle che erano. Ma il lavoratore non pu essere licenziato se ha subito una discriminazione e non certo l’articolo 18 il problema per la crescita delle imprese¯.Dopo la battuta sui ragazzi in fuga per trovare lavoro all`estero, il ministro Poletti si deve dimettere?®Secondo me s. Credo che un ministro della Repubblica non possa permettersi delle frasi cos pesanti nei confronti dei giovani¯.L’economia ferma o quasi. Ma la vostra ricetta di rilancio sempre la stessa: finanziamenti pubblici. Trovandoli dove se tutti gli enti pubblici sono alle prese con tagli?®I soldi si trovano dove sono. Primo: da chi ha di pi ed giusto che paghi di pi. Lo strumento della patrimoniale funzionerebbe. Poi chiaro che va combattuta l’evasione: 120 miliardi l’anno di introiti in meno per lo Stato sono intollerabili.Dove investire i soldi?Questo paese ha bisogno di infrastrutture e sostegno al manifatturiero¯.SCARICA E DIFFONDI IL MATERIALE PREPARATORIO ALLA CAMPAGNA REFERENDARIA