I TERRORISTI SONO CONTRO IL LAVORO””

Assemblee contro il terrorismo, in Galileo ed Elsag (l`ex Ote), le due fabbriche fiorentine del gruppo Selex di Finmeccanica,indicate come obiettivo dagli anarchici informali che hanno colpito a Genova. Gli stessi lavoratori erano riuniti insieme, convocati da Cgil Cisl e Uil, per difenderelo sviluppo del gruppo Selex, luned 7 maggio; quando arrivarono le prime notizie dell’attentato il segretario Cgil, Alessio Gramolati, sottolineando gli aspetti simbolici di un attentato durante il voto e nella citt? di Guido Rossa, parl? subito di terrorismo.I lavoratori di Galileo e Elsag non hanno perso tempo, dopo la rivendicazione dell’attentato, a convocare le loro assemblee. Le assemblee sono la risposta naturale a questo attacco. Ma perch? possa essere efficace bisogna puntare al rilancio industriale di Finmeccanica e al contrasto alla crisi. Spero azienda e governo lo capiscano?.Vede un nesso tra crisi e terrorismo? Penso che la solitudine delle persone colpite dalla crisi possa diventare un alleato del delirio eversivo?.Il terrorismo potrebbe fare proseliti tra chi ? in difficolt?? Difficile dirlo. Per capirne i rischi bisogna cercare di individuarne la natura. E` un fenomenodiverso da quello degli anni `70, `80 e perfino da quello pi? recente. Diversi il linguaggio, ireferenti, le strategie, assente l’egemonia marxista leninista, ma anche la tradizione anarchicache non ? violenta. Gli unici elementi di continuit? stanno, uno, nel fatto che da sempre inquesto paese il terrorismo ha scandito i momenti pi? critici di cambiamento; e il secondo, ?l’uguale tentativo di fare proseliti?.Le diversit?? La campagna di reclutamento non si rivolge pi? al mondo del lavoro. Anzi, si va contro il lavoro, si vogliono chiudere le aziende, a partire da Finmeccanica. Dimenticando che i lavoratori la difendono perch? ? questa una delle poche eccellenze tecnologiche rimaste nel Paese. C’? in questo un nuovo retaggio ideologico, l’avversit? alla scienza e alla tecnica ? pi? vicina alla nuova destra teocon che non alla sinistra che ? invece impegnata, per dirla con Schiavone, non a escludere la tecnica dalla vita ma a definire quali nuove scoperte possano incrociare la vita senza passare dal mercato. Non staremmo meglio senza treni, senza tecnologie satellitari o della comunicazione anche perch? possono contrastare sia il contrabbando di vite che le mafie o la grande evasione fiscale?.Ma se questi terroristi sono cos lontani dalla vita reale del Paese e dal mondo del lavoro, perch? preoccupano? Intanto perch? si colpisce l’incolumit? delle persone e poi perch? il tratto eversivo rimane.In un contesto nuovo. E` anche la crisi che cambia la societ? e porta violenza. Il terrorismonon contrasta la crisi perch? si alimenta di questa violenza. Le forze democratiche la combattono perch? ne riconoscono la drammaticit? e la ferocia. Nelle lettere di chi si ? suicidato negli ultimi mesi si legge il rammarico per il dolore che si porta a chi resta. Nell’attentato di Genova c’? il compiacimento per il dolore che si procura. Non c’? cigno nero` che Adriano Sofri vede nel gesto estremo di Mohammed Buazisi che rompe con l’idea che la liberazione passi dal martirio di s? usato contro gli altri. In questi terroristi non c’? quel coraggio ma solo narcisismo. Non si propongono di costruire niente, la loro ? solo domanda di complicit?. Qui sta il rischio principale perch? la crisi economica e politica pu? determinare un vuoto in cui anche se non nasce un nuovo partito armato, trova spazio l’emulazione. Basti pensare all’escalation di atti contro i lavoratori di Equitalia su cui finora si sono registrati troppi silenzi, troppa indifferenza. Da questa pu? nascere la complicit?. Per questo serve reagire con unit? e fermezza come hanno fatto i lavoratori di Finmeccanica ieri?.Ilaria Ciuti da La repubblica Toscana del 15/05/2012

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