I nuovi nati e la legge di cittadinanza

Sono quasi 80.000 i figli di genitori stranieri che, se venisse cambiata la legge sulla cittadinanza, sarebbero nuovi italiani. La nuova ministra per l?integrazione Cecile Kyenge ha chiaramente espresso la volont? di continuare a impegnarsi perch? in Italia venga cambiata la legge sulla cittadinanza del 5 Febbraio 1992, basata sullo ius sanguinis, e che venga introdotto come principio che regoli la materia, invece, lo ius soli. Come dimostrano le esperienze di altri paesi europei e non, in cui lo ius soli ? applicato (spesso con modalit? ibride), vi sono varie forme che esso pu? assumere nella sua applicazione pratica.La Fondazione Leone Moressa si ? chiesta quanti sarebbero, quindi, i nuovi cittadini italiani se lo ius soli fosse stato applicato nell?anno 2011 nella sua forma pi? pura e semplice, cio? se la cittadinanza venisse data a ciascun bambino nato sul territorio italiano, anche se da genitori stranieri. L?anno 2011 ? preso come ultimo riferimento, poich? i dati anagrafici pi? recenti disponibili risalgono proprio a questa annualit?.Nel 2011 sono nati quasi 80.000 bambini da genitori stranieri. Il 14,50%, quindi dei nuovi cittadini italiani, sarebbero stati figli di genitori stranieri. Dal 2002 la quota di bambini nati in Italia ? aumentata , cos come l?incidenza dei nati stranieri sui nati totali, che ? passata dal 6,20% del 2002 al 14,50% del 2011. I minori stranieri, considerando anche coloro che non sono nati in Italia, stanno diventando di anno in anno una componente sempre pi? importante della popolazione e la loro incidenza sul totale dei minori si aggira quasi intorno al 10%, ovvero quasi 7 punti percentuali in pi? rispetto al 2002. Se consideriamo le seconde generazioni, vale a dire coloro che sono nati in Italia, tali giovani stranieri possono essere stimati in circa 730.000 unit? andando a comporre oltre il 70% della popolazione minore straniera complessiva.

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