E’ nata nel 1968, se n’? andata la notte della Festa della Repubblica. Aveva i capelli rossi. S, Sandra era una comunista, col cuore, anche se la politica le dava poche soddisfazioni e molto disincanto.Sandra, una bella cerretese con gli attributi. Inizia a lavorare alla Sammontana, prima come stagionale poi come dipendente fissa, ed entra nella Flai. Nel 2001 fa il suo esordio nel Consiglio di fabbrica, dopo tanti anni che l non non erano contemplate le quote rose. E infatti alla prima seduta le regalano un grande mazzo di rose.Fin dall’inizio, in fabbrica, si appassiona alle questioni dei lavoratori, alle loro richieste, ai loro bisogni. E’ volenterosa, generosa, intuitiva, ha acume. Nel 2002, ricordo la nostra soddisfazione quando riusciamo a far partire una decina di pullman dalla Sammontana per la manifestazione a Roma di Cofferati a difesa dell’Articolo 18.Sandra ? meravigliosamente schietta: a volte anche rompiscatole pur di affermare ci? che ritiene giusto, perch? ? una passionale.Fu quindi naturale che fosse scelta all’unanimit? come membro della segreteria della Flai provinciale prima, come segretario generale poi (e qui d? il meglio di s?: risanamento e tesseramento in attivo) e infine come membro della segreteria regionale di Cgil Toscana.Era una che quando veniva proposta metteva tutti d’accordo. Una compagna sempre stimata da chiunque, anche dalle controparti nelle fabbriche perch? capace, e non a caso era appena entrata nel Direttivo nazionale della Cgil.Schiettezza, trasparenza, umanit?: Sandra ci mancher? davvero tanto.