Grosseto: TPL, Filt Cgil e Uiltrassporti denunciano il caos col passaggio ad Autolinee Toscane

Alberto Allegrini (Cgil) e Fabio Schiano (Uil): «Col passaggio ad Autolinee Toscane il servizio di Tpl è precipitato nel caos. Disservizi alla clientela e personale abbandonato a sé stesso»

“A due mesi dal subentro di Autolinee Toscana nel ruolo di gestore unico del Tpl regionale – dichiarano i responsabili del Tpl Alberto Allegrini (Cgil), e Fabio Schiano (Uil) – nostro malgrado dobbiamo denunciare criticità pesanti, causate dalla precipitosa assegnazione di una gara tanto contestata quanto determinante per rilancio e sviluppo di un settore già di per sé in crisi. Sull’orlo del collasso. Investimenti, know how gestionale, tecnologia, infrastrutture, qualità e quantità dei servizi erogati. Tutto è naufragato in un bimestre di tribolazioni e patimenti. Logica burocratica, lotte intestine, software inutilizzati, mancanza di personale e di mezzi, hanno così portato allo sperpero fine a sé stesso di risorse regionali opportunamente investite. Secondo lo stereotipo più trito di una collaudata macchina nazionale capace di fare massa critica, ma non di dare risposte ai bisogni effettivi che sul territorio esprimono lavoratori e cittadini”.

“Lavoratori e parti sociali, in compenso, si sono trovati in mezzo al guado. Pur continuando a svolgere il proprio ruolo con professionalità e dedizione, in modo propositivo e responsabile. La stessa società, Autolinee Toscane, che malgrado rincorra con massimo sforzo la normalità, ammette che il sistema non può funzionare nell’immediatezza di un’assegnazione mal gestita e poco assistita. Problemi e disservizi non si contano. Dai sistemi informatici che non permettono ad oggi di corrispondere competenze spettanti ai lavoratori, bisognosi di certezze di fronte a scadenze di incombenze familiari. All’esiguità di veicoli per far fronte al servizio quotidiano, fino alla vetustà dei mezzi, quando ci sono, che reclamano manutenzioni giornaliere e straordinarie più disparate. In attesa ovviamente dell’arrivo di autobus nuovi e di ultima generazione.

Nel frattempo, nelle sedi operative, il personale sottodimensionato è costretto a lavorare incessantemente. In preda alla rabbia per la negazione di permessi, ferie e addirittura cambi di turno. Problema cui si aggiungono l’insufficiente distribuzione, le criticità di approvvigionamento ed emissione dei titoli di viaggio. Criticità che, se non opportunamente fronteggiate, provocheranno il collasso definitivo del trasporto pubblico locale. Per questo come sindacato chiediamo siano intrapresi percorsi condivisi. Abbandonando la logica dei tavoli negoziali basati esclusivamente sull’abbattimento nei costi, per investire su nuove assunzioni, che accrescano professionalità, aumentino qualità e quantità dei servizi offerti in logiche imprenditoriali rispettose del diritto alla mobilità e alla dignità delle persone. Che poi erano gli obiettivi di una gara pensata per razionalizzare i costi derivanti dal nanismo e frastagliamento aziendale. Optando per la creazione di un soggetto unico in grado di gestire il Tpl in modo imprenditoriale. Viste le difficoltà attuali, soprattutto in questa fase, riteniamo che la Regione debba essere più che mai presente. Facendosi carico dei disagi a territori e lavoratori, che non meritano tanta indifferenza. Proprio in quanto soggetto affidatario, infatti, è opportuno che interceda col gestore per risolvere i tanti problemi fin qui emersi, e per questo riteniamo imprescindibile l’apertura urgente di un tavolo di confronto”, termina la nota.
=====
TPL – Sicurezza a bordo dei bus AT – Segnalazione a Prefetto e ad azienda
Il data 24 dicembre 2021, l’operatore di esercizio alla guida del bus della linea 112, da Rosignano Solvay per Piombino, giunto a Vada alle ore 4.30, si è trovato a gestire una situazione particolarmente complicata e pericolosa.
Alla fermata di Vada/Ordigno e poi alle due fermate seguenti, circa una sessantina di passeggeri, di giovanissima età, in evidente stato di “euforia” e privi di mascherina (probabilmente provenienti da una vicina discoteca), sono saliti a bordo, tenendo per il tragitto fino a Cecina (dove sono scesi), un comportamento estremamente rumoroso, con urla, colpi ai finestrini e alle parti interne del bus, sino a rompere una parte in plastica di una cappelliera.
L’operatore di esercizio, con buon senso e sangue freddo, ha reputato di non intervenire, sia per garantire la propria salvaguardia, sia per portare a termine la corsa, abitualmente utilizzata dagli operai che si dirigono presso gli stabilimenti di Piombino, alcuni dei quali si trovavano in quel momento già a bordo.
Purtroppo episodi simili erano accaduti anche in passato (prevalentemente nei sabati sera del periodo pre-pandemia), ed erano stati da noi sempre segnalati, arrivando ad ipotizzare anche la sospensione di alcune corse, al fine di tutelate l’incolumità del personale in servizio.
Per tale motivo, siamo ad espimerVi la nostra preoccupazione e nel contempo siamo a richiedere all’Illustrissimo Signor Prefetto maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e alla dirigenza di AT una attenta e continua verifica sulle linee in transito tra Cecina e Rosignano (linee 102 – 109 – 112) nelle fasce orarie notturne, per monitorare la situazione e se del caso intervenire prontamente.

Per la RSA AT Filt  Cgil
Scambia Diego

Pulsante per tornare all'inizio