Green pass: Landini, ‘Nostra posizione chiara, si lavora in sicurezza, ma sul Tso decide il Governo

Sul green pass “noi non siamo stati contattati ufficialmente né dal Governo né da Confindustria, non abbiamo avuto sedi o tavoli di trattativa. L’unico incontro che abbiamo avuto è stato sulla scuola, quindi ad oggi non abbiamo avuto né convocazioni né richieste di chiarimento sulla nostra posizione. La nostra posizione è molto precisa: come è noto, se esistono protocolli di sicurezza nel nostro Paese è perché li abbiamo conquistati e ci siamo battuti addirittura un anno e mezzo fa, abbiamo scioperato proprio perché non si può lavorare se non c’è sicurezza, quei protocolli che sono poi diventati legge e hanno garantito al Paese di reggere in questa fase difficile. Questi protocolli devono essere un elemento centrale”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini in occasione dell’assemblea di Cgil Toscana a Firenze. “Noi – ha continuato – abbiamo fatto anche una intesa che ha permesso di aprire anche alla possibilità di vaccinare all’interno dei luoghi di lavoro, perché la lotta al virus passa dalla vaccinazione. Non abbiamo contrarietà ai vaccini pensiamo sia utile e necessario. Con la stessa franchezza tutti sanno che il vaccino da solo non è sufficiente per sconfiggere questo virus, quindi anche per chi è vaccinato devono restare distanziamento e mascherine”.
“Sono una forzatura inaccettabile -ha aggiunto – le cose scritte da Confindustria perché non è un’azienda che può decidere chi viene licenziato o demansionato senza vaccino” d’altra parte “nel Paese se si pensa di arrivare a una legge perché si decide che c’è necessità di un trattamento sanitario obbligatorio”, “serve un provvedimento del Governo. A oggi quel provvedimento è stato fatto solo nel sistema sanitario”.  “Sono sbagliate forzature di chi pensa di usare questo tema per licenziare o demansionare. E’ controproducente minacciare operazioni o sfruttare un problema di questa natura”. (ANSA).

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