GRECIA: EPIFANI, UE TARDIVA. ORA SACRIFICI IMPRESSIONANTI

Alla Grecia sono richiesti sacrifici impressionanti e i lavoratori pagano per la gestione irresponsabile del precedente governo e per le omissioni di chi nella Ue doveva controllare.Lo ha detto Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, nel corso della relazione tenuta al congresso del sindacato in corso a Rimini.Epifani sottolinea che la risposta dell’Europa e’ arrivata troppo tardi e la questione portera’ gravi scorie sociali: Il fallimentare esito dell’ideologia liberista provochera’ il piu’ enorme contraccolpo sul futuro della nostra societa’ e sul futuro dei giovani. Il leader della Cgil esprime la solidarieta’ e la vicinanza ai lavoratori greci che oggi scioperano. A loro sono chiesti sacrifici impressionanti per la gestione irresponsabile del precedente governo, per le omissioni di chi a Bruxelles doveva controllare, per le incertezze del governo tedesco, per la forza delle ondate speculative. Intanto un paese intero si trova sospeso su un dilemma angoscioso: evitare il proprio fallimento, rinunciare di fatto alla propria sovranita’. Di fronte a questo scenario, spiega Epifani, vengono prospettate due strade: molti economisti considerano inevitabile la ripresa dell’inflazione una volta stabilizzata la situazione e le banche centrali come sempre, chiedono il contenimento delle spese correnti. C’e’ pero’ una terza via che Epifani considera la migliore ma anche la piu’ difficile, cioe’ aumentare stabilmente il tasso medio di crescita del Pil, che e’ stato mediamente del 5% negli anni 1955-85, e negli ultimi 15 anni del 2% con l’Italia sempre al di sotto di questo valore.Per far questo, pero’, serve un progetto paese che richiede l’assunzione esplicita di questo obiettivo.Il segretario della Cgil rileva anche le divisioni dell’Europa, con la crisi greca che e’ lo specchio dei guasti che tali divisioni possono portare, sottolineando che a ogni minima difficolta’ o imprevisto, l’Europa fatica. In questo contesto, Epifani invoca anche la ripresa, per l’Europa, della strada di una maggiore integrazione istituzionale, politica, sociale ed economica o e’ destinata, come tutto o come parti, a pesare sempre meno.asca

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