‘Gonfalone d’argento’ al padre del Vernacoliere, ‘Boia dŠ’ Mario Cardinali insignito riconoscimento Assemblea Toscana

Con la pi— classica delle espressioni di stupore labroniche, ‘boia dŠ ragazzi’, Mario Cardinali, direttore e fondatore del mensile di satira in livornese ‘Il Vernacoliere’, ha ringraziato oggi per il conferimento del Gonfalone d’argento, massimo riconoscimento del Consiglio regionale toscano. La cerimonia si Š svolta nella sede dell’Assemblea toscana alla presenza del presidente Eugenio Giani. Nella Toscana dei cento campanili, delle insanabili rivalit… secolari, delle disfide tra contrade e rioni – si legge nelle motivazioni lette dal consigliere regionale di origini livornesi Francesco Gazzetti -, c’Š una persona che sembra essere riuscito a mettere un po’ tutti d’accordo. ? Mario Cardinali, che con il suo Vernacoliere da 55 anni fa ridere, sorridere e riflettere le toscane e i toscani. Mario – ha detto ancora Gazzetti – Š uno dei simboli della satira e della libert… di espressione. Il Vernacoliere Š strumento di espressione di un pensiero libero che a Livorno Š da sempre di casa. Giani ha sottolineato come il Consiglio regionale si propone di valorizzare l’identit… della Toscana e identit… significa espressione di quello che Š un nostro valore peculiare: la satira. La nostra voglia di sorridere e scherzare ha radici profonde pensate a ci• che rappresenta in Toscana ancora oggi la realt… del carnevale o il significato di grandi scrittori come Renato Fucini. Nel XX secolo la realt… forse pi— rappresentativa della satira Š proprio il Vernacoliere. Cardinali ha spiegato che la satira e la mancanza di rispetto sono connaturati alla natura del livornese e la dissacrazione fa parte della livornesit… perch‚ il livornese Š irrispettoso dei valori della vita. Anche in virt— delle origini della citt… di Livorno, frutto di un crogiolo di persone ed etnie diverse in virt— delle leggi livornine, ha ricordato ancora Cardinali, i livornesi sono ‘atoscani’, nel senso che gli manca la toscanit… in quanto eredi di coloro che vennero a fondare la citt…. Il livornese non ha mai servito padroni e non mai Š stato padrone di niente. Per questo si ritengono i pi— ganzi, sopra agli altri, come evidenzia un detto famoso in citt… se il mondo fosse un culo Livorno sarebbe il buo, ha concluso.(ANSA).

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