GLI SPREAD CHE FRENANO INVESTIMENTI E CRESCITA, E SUGLI ESODATI I TECNICI DE NOANTRI…
Sabato scorso la Guardia di Finanza da effettuato numerosi controlli a Firenze. Si ? occupata di orafi (Ponte Vecchio) e di cosiddetti ?Compro Oro?. Non sappiamo esattamente quale sia l’esito degli accertamenti ma come in altre circostanze i primi riscontri narrano di ?sensibili aumenti degli acquisti in contanti?. In un negozio addirittura si ? avuto un innalzamento del 400% rispetto alla media degli altri sabati. Come si vede, i controlli non nuocciono agli affari, anzi! ? quindi nell’interesse di tutti che si intensifichino. Sempre in questi giorni sono stati presentati i dati delle ultime dichiarazioni dei redditi, dai quali risulta che gli imprenditori denunciano un reddito pi? basso dei propri dipendenti. Inoltre la Banca d’Italia rileva che le dieci persone pi? ricche del Paese hanno un reddito pari a quanto guadagnano tre milioni di persone povere; nel rapporto si evidenzia soprattutto che questa ricchezza non viene da redditi ma da patrimoni ed ? a vantaggio dei vecchi e non dei giovani.Naturalmente il governo dei tecnici ha ben presente che siamo lontani dagli standard europei. Cos come conosce perfettamente di quanto i mercati internazionali diffidino dei livelli di corruzione del Paese. Sa che lo spread resta alto e non riguarda solo il differenziale tra i titoli di Stato italiani e bund tedeschi. Siamo infatti certi che conosce anche gli altri spread che ci dividono dalla Germania: un reddito pro capite pi? basso del 18%, una disoccupazione giovanile pi? alta di 4 volte, una spesa in ricerca e sviluppo che ? la met? di quella tedesca… tant’? che loro depositano 74.676 brevetti contro i nostri 40.702 e il loro valore nell’export in alta tecnologia ? di 142 miliardi contro i nostri 26. Siamo indietro su infrastrutture, energie rinnovabili etc.Il governo che conosce tutto ci? anzich? affrontare questa realt? e mettere in campo una buona riforma per ridurre precariet? e universalizzare l’accesso agli ammortizzatori sociali, ha deciso invece di non fare nessun accordo, per avere mano libera e introdurre norme che premiano quegli imprenditori che mentono e ingannano per licenziare le persone. Perch? questo ? quanto hanno deciso di fare sull’articolo 18, sostenendo che un licenziamento ingiusto, fondato su falsit? e bugie, possa attrarre investimenti. C’? da chiedersi: quali ?galantuomini? stanno essi pensando si attrarre nel nostro Paese? Non c’? da sorprendersi quindi se la gran parte degli italiani si mostra contraria a questo provvedimento. Significa che il Paese vuole legalit? e giustizia. Questo s che rappresenta uno straordinario fattore di attrattivit?. La CGIL sta con questo Paese e con chi si mobilita per sostenerlo.P.S.: le dichiarazioni del sottosegretario Polillo sulla nullit? degli accordi per gli esodati suonano di un’improvvisazione e di una superficialit? sconcertanti. Varrebbe la pena ricordare ai tecnici ?de noantri? che molte di quelle intese che si vorrebbero annullare per far rientrare i lavoratori in azienda riguardano realt? che non esistono pi?. Quindi dichiararle nulle non risolve il problema che il governo ha generato. *Segretario Generale Cgil Toscana