Gkn: Giani, per chiusura logica finanziaria, necessario cambiamento legge e codice etico

Dalla vicenda Gkn “dobbiamo trarne anche una lezione: la legislazione italiana deve cambiare, deve adeguarsi. Oggi non hai più davanti degli imprenditori, in questo caso la logica che ha portato a dire ‘si chiude’ non è una logica di produzione, è una logica finanziaria”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, durante una conferenza stampa sulla situazione della Gkn che venerdì scorso ha annunciato il licenziamento di tutti i 422 dipendenti. “Del resto anche nei brevi contatti che abbiamo avuto con gli esponenti locali della Gkn – ha aggiunto Giani – il ragionamento che viene fatto è di una riorganizzazione aziendale, ma questa è una cosa che non può esistere in una situazione come quella di oggi. Quindi un adeguamento della legislazione e un codice etico che debba essere rispettato, altrimenti porta a sanzioni molto forti, è necessario e ci attiveremo per questo come Regione”. (ANSA).
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Gkn: Cna, chiusura contrasta con dati bilancio azienda
Vista oggi della Cna ai lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). A portare la solidarietà dell’associazione Paolo Conti, presidente di Cna Piana Fiorentina, e Luca Tonini, presidente di Cna Toscana. Per Cna la chiusura dello stabilimento fiorentino contrasta con quanto contenuto nel bilancio Gkn presentato lo scorso aprile nel quale si legge, spiega una nota, che “i primi mesi dell’esercizio 2021 hanno confermato il trend positivo in termini di consolidamento dei volumi rispetto a quanto consuntivato nell’ultima parte dell’esercizio 2020. Il primo trimestre ha evidenziato infatti un incremento del fatturato complessivo del 7% rispetto al periodo precedente e del 14% rispetto al budget. Questo consolidamento è in particolare riferibile alle vendite verso clienti terzi che incrementano del 17% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente e dell’11% rispetto al budget. Anche la marginalità lorda risulta in consolidamento, attestandosi al 15,4% dei ricavi (facendo segnare +1,1% rispetto al budget e +1,4% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente”. Per Conti è “inaccettabile il licenziamento di 422 persone. La città, Firenze, la Toscana e il Governo devono mobilitarsi immediatamente per opporsi a questa ingiustizia, a questo scempio per il nostro territorio”. Secondo Tonini, “non è un problema solo per il territorio della piana fiorentina, ma per tutta la realtà toscana. A tal proposito, l’azione della Regione Toscana può apportare un contributo prezioso per evitare la chiusura. Non possiamo più permetterci di aprire a investitori che cannibalizzano le nostre aziende e rovinano le realtà dei territori portandoli alla desertificazione industriale”. (ANSA).

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