A partire da luned 8 gennaio i giudici di pace saranno in sciopero per 4 settimane consecutive per contestare la riforma voluta dal Ministro Andrea Orlando. Verranno garantiti solo gli atti indifferibili e urgenti, nonch la tenuta di un’udienza a settimana. Abbiamo deciso di impugnare dinanzi al TAR Lazio tutte le disposizioni attuative dell’incostituzionale riforma del Ministro Orlando- scrive in una nota l’Unione Nazionale Giudici di Pace – a partire dalla circolare che vieta i trasferimenti e dagli imminenti bandi di concorso per le nomine di nuovi magistrati di pace ed onorari. Il Ministro Orlando sta portando avanti una riforma che segner il de prufundis della giustizia in Italia e lo contrasteremo con tutti gli strumenti consentiti dalla legge.I giudici di pace ed i magistrati onorari – fa presente l’Unione nazionale giudici di pace- gi oggi trattano il 50% dei processi civili e penali di primo grado; non pensabile, a fronte di un aumento futuro dei carichi di lavoro sino all’80% del contenzioso ed a parit di dotazioni organiche, che l’attuale rapporto a tempo pieno dei giudici di pace e dei magistrati onorari di tribunali e procure possa essere trasformato in un rapporto part-time; ci determinerebbe un crollo della produttivit ed efficienza degli uffici giudiziari, i cui disservizi gi oggi costano al Paese mezzo miliardo di euro l’anno per risarcimenti dovuti alla lentezza dei processi. Il Ministro Orlando venuto meno a tutti gli impegni assunti, anche con dichiarazioni pubbliche ed in Parlamento. Quanto meno in questo scorcio di mandato il Governo apporti con decreto legislativo quei correttivi minimi alla riforma -conclude la nota – richiesti dal CSM e dalle Commissioni parlamentari, ponendo gli oneri previdenziali a carico del Ministero, come gi previsto dalla legge di bilancio, e regolamentando i trasferimenti e la responsabilit disciplinare dei magistrati onorari. (ANSA).
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