Giustizia: Cgil, carenza organico giudice pace Prato, presidio il 27 gennaio

Manifestazione dei lavoratori della giustizia di fronte all’ufficio del giudice di pace di Prato per protestare contro la mancanza di organico. La annuncia la Fp Cgil pratese per il 27 gennaio, tra le 10 e le 12. “La misura è colma presso l’ufficio del giudice di pace – sottolinea in una nota Walter Vizzini, rappresentante giustizia della Fp Cgil di Prato -. Le cinque unità di personale sulle 15 previste nel 2022, con una scopertura del 67%, si sono ridotte ulteriormente nel 2023 a quattro, con una scopertura pertanto del 73%. L’annosa situazione degli uffici giudiziari pratesi si arricchisce di un ulteriore amaro capitolo: l’ufficio del giudice di pace è al collasso”. Nel 2022, ricorda il sindacato, “il giudice di Prato ha iscritto 907 procedimenti per il settore penale e 3377, tra contenzioso ordinario e decreti ingiuntivi, nel settore civile, con una durata media dei processi di circa due anni, in linea con i tempi medi nazionali. Per Vizzini “la scopertura è del 100% degli assistenti giudiziari, del 75% dei cancellieri, del 100% di ausiliari. Attualmente il personale in servizio è ridotto a due funzionari, un cancelliere e un operatore ma a novembre 2023 si perderà un’ulteriore unità di personale per pensionamento e entrerà così in crisi il servizio della cancelleria penale. Sono per altro già in crisi i settori dei decreti ingiuntivi e delle spese di giustizia”. Inoltre, dal 28 febbraio verranno attribuite al giudice di pace nuove competenze. “Non vorremmo che dietro il mancato invio di personale ci fosse l’intenzione di colpire il sistema produttivo pratese nel suo insieme – osserva ancora Vizzini -: imprese e addetti. Per questo i lavoratori del sistema giustizia e il sindacato chiedono un tavolo permanente alle istituzioni locali: Comune capoluogo, prefettura e Provincia, al fine di dare continuità alle richieste di personale al ministero della Giustizia fintanto che questo non troverà le risorse per dare alla città di Prato e al distretto produttivo quella dignità e quella giustizia che meritano”. (ANSA).

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