Si tratta di un episodio solo apparentemente minore, che in realt manifesta pi di tanti altri un rapporto poco corretto tra le istituzioni e gli organi di informazione, che pu e deve essere imperniato solo su principi di trasparenza e sul rigoroso rispetto del diritto di cronaca. Cos Associazione Stampa Toscana, Gruppo Cronisti e Ordine dei Giornalisti commentano in una nota quanto successo stamani, quando con motivi pretestuosi stato impedito al cronista e al fotografo del quotidiano ‘La Nazione’ di salire sul pullman della commissione regionale in un giro sulla Piana fiorentina, finalizzata al confronto sul Pit e sul futuro della pista di Peretola. Pullman che, nelle note di servizio del giorno prima – spiega il comunicato – era stato messo a disposizione anche dei giornalisti. I giornalisti toscani ritengono inamissibile e offensivo che un giornalista non venga fatto partecipare ad un’iniziativa di una commissione regionale ed evidenziano – conclude la nota – l’atteggiamento, assolutamente censurabile, volto a limitare il diritto all’informazione.Sconcerto e amarezza per l’inqualificabile comportamento con cui stamani sono stati trattati un giornalista e un fotografo del nostro quotidiano da esponenti della Regione Toscana sono stati poi espressi dal comitato di redazione de La Nazione secondo il quale tale atteggiamento dimostra ancora una volta come una parte del mondo politico toscano veda i giornalisti come fonte di disturbo, come una fastidiosa presenza da imbavagliare in ogni modo possibile, violando i pi elementari principi di trasparenza e di diritto di cronaca sanciti anche dalla nostra Costituzione. Il cdr ha quindi manifestato massima solidariet ai colleghi ‘espulsi’ dal pullman della Regione, i cui rappresentanti pensano forse che i cronisti siano utili soltanto a mettere sul giornale le loro dichiarazioni, spesso tanto roboanti quanto vuote, possibilmente accompagnate da una foto quanto pi grande possibile.(ANSA).
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