Giornalisti aggrediti alle manifestazioni contro il Green pass Ast e Ordine: individuare i responsabili

Ancora una volta, durante le manifestazioni del fine settimana contro il green pass e le scelte del governo, a Firenze, come a Roma, a Milano e a Genova, ne hanno fatto le spese i giornalisti. A Firenze, in piazza della Signoria, dai cori contro chi era sul posto a fare esclusivamente il proprio lavoro nel pieno rispetto del diritto di cronaca, sono stati aggiunti colpi alla schiena, calci alle gambe e danneggiamento alla telecamera del collega Saverio Tommasi di Fanpage. Altri giornalisti che erano sul posto hanno cercato di proteggerlo e di aiutarlo a uscire dal vortice di una contestazione immotivata e da condannare senza indugi. Associazione Stampa Toscana e Ordine dei giornalisti della Toscana, d’intesa con la Federazione Nazionale della Stampa, chiedono alle autorità di pubblica sicurezza di tutelare il lavoro dei cronisti e di far analizzare dagli specialisti i video  che documentano gli episodi, dai quali non dovrebbe essere difficile individuare i responsabili.
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Green pass: interrogazione Senato,punire aggressori cronista
“Quindici tra senatrici e senatori chiedono al ministro dell’Interno Lamorgese d’intervenire affinché siano identificati e puniti gli aggressori del giornalista Saverio Tommasi che sabato scorso 24 luglio 2021 a Firenze in occasione della manifestazione dei ‘No Green pass’ mentre svolgeva il proprio lavoro è stato oggetto di ripetute aggressioni, insulti e minacce”. Lo dice il senatore Sandro Ruotolo, che insieme ai senatori Loredana De Petris, Vasco Errani, Piero Grasso, Maurizio Buccarella, Francesco Laforgia, di Leu-Ecosolidali e Tommaso Cerno, Monica Cirinnà, Valeria Fedeli, Franco Mirabelli, Dario Parrini, Gianni Pittella, Roberto Rampi, Valeria Valente, Francesco Verducci del Partito Democratico ha depositato una interrogazione urgente rivolta alla Ministra degli Interni, Luciana Lamorgese. “Nel video pubblicato da Fanpage.it si vede chiaramente il giornalista più volte accerchiato e colpito alle spalle da più persone. Oltre alle aggressioni, Tommasi è stato spintonato ed ha evitato con prontezza il danneggiamento della sua telecamera – evidenziano i senatori – A più riprese è stato pesantemente minacciato e intimidito. Dalle immagini si nota addirittura una mamma incitare il figlioletto a gridare contro il cronista, come poi è accaduto, l’insulto: ‘scemo’, ‘scemo’”. “Il cronista di fronte alla pressione belligerante dei manifestanti ha più volte tentato di calmare gli animi spiegando che il suo lavoro è quello di documentare i fatti, riportando ciò che accade e null’altro. Solo l’intervento di alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine in abiti borghesi ha interrotto il ‘tiro al bersaglio’ ed ha evitato il peggio, ‘prendendo di peso’ il cronista e portandolo lontano dall’evento” – sottolineano -. “Ogni tre giorni, nel nostro Paese, gli operatori dell’informazione vengono insultati, minacciati di morte solo per l’esercizio della loro professione e difendere l’articolo 21 della nostra Costituzione. L’Osservatorio dei cronisti minacciati del Viminale ha rilevato un incremento dell’11 per cento delle intimidazioni rispetto al 2020 con un aumento significativo delle minacce che riguardano contesti socio/politici”. Nell’interrogazione, i senatori, chiedono in particolare “quali iniziative la ministra intenda adottare per la salvaguardia del diritto all’informazione e il diritto ad essere informati, nonché il diritto di cronaca, a protezione di coloro che grazie al proprio lavoro di inchiesta offrono un servizio pubblico ai cittadini”. (ANSA).

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