GIAPPONE: MIA NON ? UN`INTROMISSIONE TUTELA LAVORATORI NON PUO ESSERE FASTIDIO””

?Mi sarei intromessa nella vicenda del Maggio a Tokyo? E` insopportabile che latutela dei lavoratori venga sentita come un di pi? e un fastidio. Ancora peggio se si dice che il sindacato non deve tutelare i lavoratori?Dunque non si ? pentita?˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜ No. Mi allarma che la preoccupazione e i diritti dei lavoratori, primo quello alla salute, vengano considerati temi secondari e non presupposti di tutto. Ne deriva un`intollerabile convinzione della subalternit? dei lavoratori e del sindacato. Il vostro sindaco amacitare il fondatore della Cgil DiVittorio. Dovrebbe ricordarsi che ebbe lo straordinario merito di insegnare a un grande popolo di braccianti che la subalternit? non esiste e che non ci si deve togliereil cappello?.Rivendica la correttezza del suo intervento presso il governo? Noi siamo dalla parte dei lavoratori e la prima cosa che andava fatta era farli rientrare alla svelta in Italia?.Forse la solidariet? con il Giappone era pi? importante. Venir via rapidamente sarebbe stato soprattutto un atto di grande rispetto per il popolo giapponese e non costringerlo, in un dramma di quella portata, a occuparsi anche di centinaia di lavoratori italiani. Un paese lo si rispetta anche lasciandolo occupare dei problemi che ha. Noi, in silenzio perch? non importa essere solidali in pompa magna, abbiamo immediatamente contattato il sindacato giapponese ma non gli abbiamo certo chiesto di occuparsi dei nostri lavoratori. Bisognava essere autosufficienti?.Sovrintendente e sindaco erano stati rassicurati. La nostra civilt? basa la sicurezza del lavoro sulla prevenzione e non sulla misura di quanto ? avvenuto. Siamo i primi a essere felici se i lavoratori del Maggio stanno bene, ma il dovere di prevenzione insegna che di fronte a un terremoto e a un disastro nucleare di quella portata bisogna subito pensare al rischio?.C`? chi giudica esagerata la preoccupazione dei lavoratori. Noi non siamo cos cinici. Andava rispettato chi si trovava in quelle condizioni?E la famosa telefonata con il sindaco Renzi? Giudico una grande mancanza di stile rendere note telefonate private, un frutto di questa societ? dell`immagine. Ma siccome Renzi mi sta chiamando in causa, mi ci tira per i capelli?Lei si ? ricreduta?˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜ Per niente. Il sindaco mi ha cercato insistentemente mentre ero molto impegnata, voleva che ci spiegassimo. Io gli ho detto principalmente due cose: che se davveropensava di avere fatto tutto nei tempi giusti allora aveva un difetto di comunicazione con i lavoratori che non si sono sentiti assistiti. Di fatto il calendario dice che si ? tardatoa decidere. La seconda cosa ? che se c`erano problemi con il governo ma Renzi non voleva, e ne ha tutto il diritto, fare polemiche tra istituzioni, nemmeno doveva scaricare il problema sulle spalle dei lavoratori e del sindacato?.Non ha neanche riconosciuto di essere stata male informata? E` scorretto che Renzi lo dica. Ero benissimo informata, mi sono mossa dopo l`assemblea dei lavoratori e dei parenti al teatro del Maggio in cui esprimevano preoccupazione e incertezza. Il sindaco pu? essere non d`accordo con le preoccupazioni degli altri ma non si tratta di un bene o di un male, bene ci? che pensa lui e male gli altri. Pecca di presunzione. Per noi ? un dovere condividere le preoccupazioni dei lavoratori e i fatti hanno dimostrato che non c`erano sufficienti certezze sul ritorno. Il governo poteva accelerare?.Come si conclude la vicenda?Con l`insegnamento a essere pi? umili e stare a sentire anche gli altri, qualche volta. Non ? cosa da tutti i giorni trovarsi dentro a un dramma di quel genere e non ? una colpa sbagliare. Ma bisognerebbe riconoscerlo. La Cgil lo fa. Per esempio abbiamo capito di sbagliare quando per difendere il lavoro proteggevamo le aziende inquinanti e abbiamo cambiato strategia. Capisco che ci sia l`idea della rottamazione, ma dall`esperienza si impara. Se uno ha sempre ragione e gli altri torto, o ha il complesso di persecuzione o sbaglia. A Firenze La Pira dovrebbe avere insegnato il rispetto delle opinioni e delle culture diverse?.Cosa far? adesso la Cgil? Continueremo a essere vicino ai lavoratori e a tutelarli in tutto e per tutto, sia per quello che ? accaduto in Giappone che per ci? che potr? succedere qui?.Non ? inusuale la guerra in casa? tra Cgil e sindaco Pd? La pi? grande organizzazione sindacale italiana non fa la guerra con il sindaco di un Comune, ma ha un confronto con dissensi e assensi. Ritorno alla dichiarata stima di Renzi per Di Vittorio e la storia della Cgil che ? fatta di conflitti e accordi. Dovrebbe imparare a rispettarla?.

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