Garanzia Giovani: Cgil, bene risoluzione Pe su diritti e indennizzo per tirocinanti e apprendisti

“Un passo in avanti importante per l’Unione europea poiché viene definito un quadro comune di diritti minimi per tirocinanti e apprendisti e riconosciuto che in nessun Paese questi ultimi possano rimanere senza indennizzo”. Così i segretari confederali Cgil, Giuseppe Massafra e Tania Scacchetti commentano la risoluzione del Parlamento europeo dell’8 ottobre scorso sulla garanzia per i giovani 2020/2764 (RSP).
“Per quanto riguarda la situazione italiana – sottolineano i dirigenti sindacali – come sosteniamo da anni, i tirocini non possono essere in alcun caso sostitutivi di forme di lavoro quali apprendistato o contratti subordinati, ma devono essere esclusivamente uno strumento di formazione e orientamento”.
“Questa risoluzione – proseguono – può essere l’occasione per migliorare la situazione anche a livello nazionale. Infatti, nonostante in Italia sia garantita l’indennità, vi sono differenze notevoli, anche normative, tra le Regioni, soggetti titolari della responsabilità Ciò rappresenta un limite su cui lavorare”.
Massafra e Scacchetti aggiungono in conclusione che “il Parlamento europeo ha riaffermato un principio da noi sostenuto da tempo: i tirocini devono ‘essere limitati nella durata e nel numero’, affinché i giovani non siano costretti ad accettare una serie di esperienze di questo tipo sostitutive di un contratto di lavoro senza formazione, protezione sociale e diritti pensionistici”

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