SCIOPERO nelle prime 4 ore lavorative, blocco degli straordinari e presidio all?esterno della sede di via Donizetti, a Tonfano, dalle 7,30 alle 11,30. Avr queste caratteristiche la forte protesta che verr effettuata stamani dalle rsu di Gaia, racchiuse nelle sigle Cgil-Filcem, Cisl-Femca e Uil-Cem. Il personale dell?azienda che gestisce il servizio idrico attuer le stesse modalit di sciopero in tutte le principali sedi di Gaia. Nelle prime righe del volantino delle rsu sono racchiuse le motivazioni della mobilitazione. ®Lo sciopero ? si legge ? si reso necessario a seguito delle ormai annose, mancate risposte da parte dell?azienda nei confronti dei dipendenti. Da tempo vogliamo chiarezza sui rapporti industriali, congelati dall?azienda nell?ottobre 2008, sull?organizzazione aziendale, con un apposito piano industriale, e sulla verifica e applicazione degli accordi sottoscritti tra le parti, incluse la mancata stabilizzazione dei precari e una data certa per il pagamento del premio di risultato¯.RSU e azienda avevano avuto un incontro in prefettura il 10 e 12 febbraio, ma il dialogo non andato a buon fine. ®Anche in quella circostanza, nonostante le nostre richieste, l?azienda non si dichiarata disponibile a rispettare gli accordi precedentemente sottoscritti e ad oggi non abbiamo nessuna notizia e nessuna richiesta di incontro¯. Episodi che hanno portato a nuove conflittualit , fino alla decisione di stamani. ®Vogliamo manifestare disagio e preoccupazione per il nostro futuro professionale. I presidi davanti alle principali sedi sono un?occasione per dimostrare che i dipendenti di Gaia non sono solo ?matricole? da spostare da un centro di costo all?altro. Vogliamo essere pilastri, insieme ai cittadini, di una gestione equilibrata e oculata di un servizio essenziale come quello dell?acqua. Se per tutto questo tempo il servizio ha mantenuto livelli accettabili ? concludono ? grazie allo spirito di iniziativa e al senso di responsabilit di ogni singolo lavoratore, tutto questo mentre la ?guida aziendale? si districava tra un impegno amministrativo e uno elettorale, lasciando che le cose precipitassero di anno in anno, di male in peggio. Speriamo che con la nomina del nuovo direttore generale Paolo Peruzzi le cose migliorino e i rapporti lavoratori-azienda trovino la giusta dimensione in un clima di confronto reale e leale. Il nostro il fine di tutti: risanare Gaia. Crediamoci¯.DA LA NAZIONE
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