G8 GENOVA: AMNESTY, VERDETTO SU FATTI DIAZ PORTA VERITA’ E GIUSTIZIA

La sentenza della Corte d’appello di Genova che ha riconosciuto le responsabilita’ di 27 tra agenti e dirigenti della polizia per l’irruzione nella scuola Diaz durante il G8 di Genova porta verita’ e giustizia alle vittime, alle loro famiglie e alle organizzazioni che in questi nove anni le hanno sostenute. E’ quanto ha dichiarato la Sezione Italiana di Amnesty International.Il dispositivo della sentenza, secondo Amnesty, seppure amplia il riconoscimento delle responsabilita’ penali ai dirigenti che condussero l’irruzione, non e’ pero’ ancora sufficiente per quanto riguarda la ricostruzione delle responsabilita’ penali individuali.In questi nove anni, sottolinea la Sezione Italiana di Amnesty International, non c’e’ stata alcuna parola forte di condanna da parte delle istituzioni per il comportamento tenuto dalle forze di polizia nel luglio 2001 a Genova. Il riconoscimento delle responsabilita’ penali di dirigenti di polizia per i fatti della scuola Diaz – si sostiene – rende ancora piu’ urgente che le istituzioni coinvolte si interroghino sul fallimento nella gestione dell’ordine pubblico a Genova nel luglio 2001 e sulle gravi e molteplici violazioni dei diritti umani commesse in pochi giorni nei confronti di centinaia di persone.Amnesty International rinnova, quindi, la richiesta alle autorita’ italiane di introdurre il reato di tortura, con le caratteristiche previste dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, istituire un meccanismo indipendente per accertare le responsabilita’ delle forze di polizia e dare attuazione a tutte le raccomandazioni degli organismi internazionali, incluse quelle sull’identificazione delle forze di polizia durante le operazioni di ordine pubblico. ASCA

Pulsante per tornare all'inizio