Fusse, che fusse la vvolta bbona!!?!!

Due avvenimenti ci hanno segnato negli ultimi dieci giorni: lo sciopero della CGIL del 6 Maggio e il risultato elettorale del 16 maggio.Lo sciopero: in tutta Italia, ma anche a Prato, abbiamo assistito a grandi manifestazioni, molto partecipate, anche da tanti giovani, i cortei erano attraversati da una sana passione civile, con slogan˜ forti, ma mai fuori delle righe. Sul palco, invece di sindacalisti, sono salite 20 persone che hanno portato la loro testimonianza di disagio, rispetto alla societ?, all?economia e alla politica che non la governa. Hanno presentato il loro vissuto di giovani, l?emotivit? espressiva di situazioni di malessere esistenziale, legate ad un presente gi? molto critico e ad un futuro che non presenta opportunit?.Nessuno, in questa difficile situazione, ha individuato il nemico in Cisl e Uil. L?avversario ? rimasto Berlusconi e il suo Governo che non governa, dimostrando cos un grande senso di maturit?. Qualcuno, anzi, ha detto: siamo qui anche per chi non c??; l?unit? del mondo del lavoro rimane un obiettivo.Lo sciopero era indubbiamente, in questo momento, la parte pi? difficile. Nonostante queste difficolt?, nelle aziende sopra una soglia minima di lavoratori, quelle dove siamo organizzati come sindacato, l?adesione ? stata superiore al dato dei nostri iscritti, dimostrando in questo modo che l?influenza della CGIL nel mondo del lavoro non solo ancora esiste, ma ? notevole.˜Oggi, per?, ? una bella giornata. Leggo i giornali, i siti internet, nessuno ha il minimo dubbio: Berlusconi ha perso le elezioni, a Milano, nel Nord e in gran parte d?Italia, l? dove si ? candidato come capolista, trasformando il voto in un referendum sulla sua persona, ha peggiorato il risultato; portando la povera Moratti al posto dove avrebbe dovuto essere Pisapia. Nemmeno le preferenze personali lo consolano (ha raggiunto meno del 50% delle preferenze delle ultime elezioni).A mio parere la gente si ? stancata di due cose: uno di veder buttato tutto in barzelletta, anche le cose serie,˜ due i comportamenti personali del premier, con baby prostitute ed altro. In un Paese che annaspa, che non riesce a ritrovare il bandolo della matassa, per riavvolgerla, le persone vorrebbero dalla politica un minimo di seriet?, che i problemi fossero quantomeno affrontati ed almeno in parte risolti. Il cabaret si fa da un?altra parte.Per la prima volta Berlusconi ? in una parabola discendente, del suo Partito e sua personale. Non dobbiamo per? illuderci: il berlusconismo non ? finito, perch? ha messo radici profonde, ha sdoganato i vizi degli italiani, ha corrotto moralmente, non solo se stesso, ma una gran parte del Paese. Allora bisogna lavorare per ricostruire un paesaggio umano positivo, un modo di vivere insieme positivo, una sorta di farsi carico reciproco: idee che una volta in questo Paese erano normali e che ora sembrano diventata merce rara. Da questa situazione si esce se ricostruiamo un tessuto connettivo, facciamo comunit?, stringendosi prima di tutto intorno al nostro Presidente, ad una idea di Nazione.Una riflessione su chi occorre per vincere: i nostri candidati vanno avanti quando riescono ad essere percepiti come persone conosciute, oneste e credibili, con una bella faccia pulita. Sar? una riflessione utile per i prossimi scontri elettorali.

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