Frode fiscale e bancarotta, 3 arresti e sequestri per 5,5 mln In manette 2 professionisti e un imprenditore

Avrebbero elaborato modelli di evasione fiscale che avrebbero permesso ai loro clienti, operanti nel settore della produzione di capi di abbigliamento e accessori per le griffe di moda, di abbattere il fatturato. Per questo due professionisti attivi in un centro di elaborazione dati della provincia di Firenze, e un imprenditor, sono stati arrestati dalla guardia di finanza, in esecuzione di una misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Nell’inchiesta sono indagate altre 17 persone e coinvolte una trentina di aziende. Eseguito anche un decreto di sequestro preventivo del valore di 5,5 milioni di euro nei confronti di 4 imprese e di 9 persone, oltre a decine di perquisizioni sul territorio toscano e nazionale. Secondo le indagini, condotte nel biennio 2019 – 2021, due degli arrestati, con la compiacenza di due dottori commercialisti operanti nelle province di Arezzo e Pistoia, avrebbero pianificato all’interno di un Centro elaborazione dati dei modelli di evasione che avrebbero permesso ai loro clienti, di abbattere il reddito imponibile con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, e di mantenere inalterati i rapporti commerciali con i propri committenti attraverso la costituzione ciclica di aziende intestate a prestanome su cui far ricadere il debito con l’Erario. I reati contestati, a vario titolo, sono emissione o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento dell’Iva, bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte ed esercizio abusivo della professione di dottore commercialista. I sequestri sono stati eseguiti nella province di Firenze, Prato, Pistoia, Siena, Forlì, Cesena e Potenza. I sigilli sono scattati per 10 auto, 5 immobili, quote societarie, gioielli e contanti. (ANSA).

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